Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
! • I 178 L. Falehi Guerrazzi, la casa di Omobono Compagni (cioè. di Gio;vanni A~– tonio $annai) finiva nella ignominia e. nellai miseria. Romanzo o meo-lio fosca narrazione delle delusioni gtlerr,az– ziane, sarda,. ;ardi;sirda, per l'origine dell'odio tra il Guerrai.z2;i e– il Sam:1~,.che consisteva nella miniera di Monteveee:h_io ;_per .la fio-ura del protagonista e dei suoi .cooperatori. Il G11errazz1vedeva_· la~ ·banda ostile come una fusta uscita dalFAfrica. a corseg·giare sul Mediterraneo. La Sardegna, che, nei romanzi della Deledda, apparisce pervasa di una perversità primitiva, è, nel romanzo guer– razziano, madre di affaristi perversi di alto rango. Ed ora dalla creazione guerraziana, appassionata passiamo al _campo dei fatti storicamente accertati. ;Nel pomeriggio del 5 dicembre 1869, France~co Domenico ·G~e:r– razzi, deputato; e .il nipote e· suo figlio a9-ottivo Fra,ncesco Miehe1e, sì incontrano, - sotto. il. loggiato· del palazzo fiorentino dtelfa Si- . gnoria, sede del Parlamento, - con l'ex~deputato Giovanni Ant.onio Sanna, di Sassari, suocero del detto Francesco 'Michele. I due Guerrazzi si avventarono contro. il loro parente sardo, il quale, ricevuto ùn forte colpo di bastone sul capo, retrocedette di alcuni passi e puntò sugli· aggressori la rivoltella. . , Da quest'avvenimento, -'- del quale si oç,cuparono subito i de– putati Casareto, Macchi e Nicotera, - si deduce _che tra l'autore dell' Assetf,io di Firenze e la sua parentela sarda n'on correvan_o, nel 1869, relazioni affettuose. E qu:i è opportuno osservare cb.e la rn:1:oradi Francesco Domenico Guerrazzi, Arnelià Sanna,' neUa bu- ' ~era di odio che investì le ,due case, quella paterna e quella del marito, seppe piegare il capo al destino; e, pur piena di affètto per i-suoi cari di Sardegna, rimase in Livorno, nella casa di Francesco Domenìco Guerrazzi, devota allo sposo e al suocero illm;tre. , Questa storja di amicizia :e di o.dio non è priva di particofari · politicamente, letterariamente e· umanamente importanti. E ,qu.eéti paftièofariJntendo sopratutto mettere in rilievo. _· · -· ·· ' III., Ne[ ca;tèggio di Francesco Domenico Gu~rrazzi con G~ovaTl!n::i .Antonio Sanna:, v'è una letterdi hl cui. balen~ ~na gFave ·minaccia· per la Sardegna·ed echeggia ùn generoso dòh>re degli' isolani·. n Gue:-razzi la scrisse in Livorn◊' il 27 settembre 1866. Dice così: ·. Il negozio della Sardegna piglia se:m-pre più. consistetIIza almeno' · nella comune .estimativa, e nei diari si. gi~:nge perfi:no. ad ~u:sa-re il·
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