Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932

L(l! pli,rentela sr,uda di ,Franoeseo Dom,e.nie0 Guerrazzi 1 7'3 _1:i:k~t1io, .-'- naturah~ente a suo modo, ~ GioviLnni An~~nio S3:nha,, ~atiyo d1 Sassari, già deputato al P~rlamento subalpmo per i col: l~gi di Ism e di Grosseto, prop;rietario di miniere sarde, fondatore d~· Bane~e, imprenditore di ~oni:fiche in. Sardegna. . . · Jii roil!IUii]lZO si apre con la presentazione. dei personaggi più di– re tamemte interessati nell'azione. Orazio· Onesti (Francesco Do– m~nico Guerrazzi) e Marcello (il- suo figlio adottivo Francesco Mi– chele Guerrazzi) sta,n:p.o ih una sala insieme a Isabella (Amelia Saima) mogHe•di Marcello Onesti e i cinque figli di Isabella é. di MmtceU0. Poiché è vicina la solennità del Natàle Isabella e i X - , . , , ' ' , ;ffi.gil.r@H v@rrefuhero c~e, per qael giòrno, V(;lnisi:ie a Tod]lo, da Mi- laiito, Omobono Compagni (•Giovanni, Antonio Sanna), loro padre e nonno. Orazio ·e Marcello sono contrari a, mandare l'invito; ma · Isaibella lo ha già preparato. L'invito dovrebbe _portare le firme di· tililtti i presenti; ma· la coscienza di. Orazio è in tortu:ra. Come 0lil~ste,ra,i la schifezza cli.e ti assale contrò il ·pe.rd111.tissimo, eh.e pure è padre de11a tua nuora .... M;:i,,santo Dio, s'egli non eb'be viscere ma,i né di paidre lilé di.nonBo !.~. · E non :tìrnuò.. Omobono, nato· falco e vissuto sparviere, nella insolita scalmana di affetto 'verso la, figlia e il nipote che mai non disse e non fece! Donò ad Isabe.lla tante gioie pel valsente di oltre trentamila lire; volle costituirle l!a, dote di l!>enoltre quattrocèntomila,; il neonato, ben inteso, doveva, esser su.o, proprmiam.ente s;ui.o,e però erede di quanto egli. si trovava a p@sseciJiePe lilel :mrond;@. !,asciasse, per amor del ciefo, Marcèllo quei sùioru ·tiJsiié•wzzi negozi, dove assottigliandòsi anima'e corpo avrebbe raggraNel– fato ima dozzina di mila .fran0hi per ànm> : pensiero ·suo sarebbe stato _di avviarlo per modo ché, sooza u.n suo risico, dodicimila lire 1e avrebbe. gu.adagnaite in. 111.n ll>aochiobaleno : si fasciasse fare ! E t;r@[l!lpo t0mp@ ·nolilcorse cb.'egli s'industriò con Og!!!imaniera di, as'tlilzi/e:ciagg:1 rn,utar e le gioie d@Da:tè a.Isa.bella, la q,aa,le, tliltto-çhé bUJona. ,fflemmin_?, fosse, pu.re ~a ftimmin.à, e però a, piglia:re· generosa; a,.'readere parca-, m.assim e guan do si trattava di gioie; la· dote Omob~ao lil,Onpagò mai; l'aveva promessa e bast a e . quanto allo alfoga,mento del genero_ Marcelio, lo to1s-eappunto ai 'su.oi modesti traffici, gli aperse la Banca, 'd@ve su]. J)(rLnciip,io lilon, :fece penul' li3:re ·capitali, ehe in brev.e rimasero .asso111i>;i,t;i, da lililil giro vo~,tieoso <li eambiali del s•~100er0;e ,poi, il male pii!glia~~o vizio,, incominciò a tempestare Marcell@.con ·un mragaa@ di tratte a vu.oto, sicché Orazio ne rimase -spaventato per modo che, ri– strettosi con Marcello, delibe;raron.<'> insieme di cavarsi f1J,orida ·cotesto perago, e l@tfiecerocon infinita querimonia di Omobono che; liquidati i eòlil!ti, · essend@ rimasto debitore, mise in campo 1m sacc@ di ga,~ci, da sg@m:eliltruFe 0pi fe<ilelecristia<no, per non pagare il saldo., onde per la m:eEJotrista ifiu. mestieri lasciare parecchi_ bioc:c0li di lalila ilil codesta siepe .... - . . Bibliotéca Gino Sianco

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