Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
') }viapoZeone : mit-o, roina.nzo_ ~ s,totia; --~~----~----- 159 .ai~ewa<;l_i:eitr0 sé tlitta 1 1 Èuiopa, era fastidioso, no1Ì mortale. I.Ìer– .r0re della Germania,, _:: per continuare il paragone, ~ colla guerra -d~Ì !so.tt@ ~arjn.i ap;pare rii:m. perdonabile di qttello di Napoleoneeol hil @eeò con.tinentaie. Lai, sia purer necessaria inimicizia dell'Inghil- _ te['ili'ar. do:veva·esser fro:iiteggiata <JaNapoleone mediante una poiitica -0i amicizia con il continènte. E questa poteva esser perseguita; in - ò.1:1,e rn:od~.L,'uilÒ 1 'pià. W:odesto e imm.ediat? (che al tradizi_onalista . .Bàim.v'ille sarebbe dovuto ven.ire in mente), era quello d'intendersi · :e@!lil le forze con.s~rvatrici del1à vecchia Europa. La roliticl;l) di ami– dz-'i!a coWAus:tria, patroeina,ta d1:1, Talleyrand, era appjmto su que– ·sta Linea. Ma non. si potevà· esser'e amici dell' A,ustria por~andole via 11.1EIIl!a d.o,pòl'altra 1e sue proviJ1cie e abbando11ando la Tlltrc:fu.ia , alla Russia. S'posare Maria Lufsa era ttoppo sç~rso c,,o mpenso p·er -<ìÌJlil!esil\o. l hi,Uro m@<lli0 (di_fronte a, cui il .B-ainville, natnralmenté, si farà il segno della croce) sarebbe stato di rinnovare d'avvero la v@edilma Eil,l,ropa, façem'lo leva ·risolutame_nte:' sul p'I'incipio di na– .zio:nalirtà: Una nuova Italia, una nuova Germania, ·una nuova Po-· · 1onia, €)_ magari u11a organizzazione nazionale degli_Slavi d' Aust:r;ia, -ehreincomincia van.o giusto allora a risvegliarsi. Napoleone toccò tutti. questi tasti : perfino la J ugosla:via ha in. lui un precursore,·· ,cornlac0s:tituzi0ne·-dello Stato delle provincie illiriche. Toccò tutti . questi tasti, ma non eseg,uh;iino Ìn fondo nessuna-sonata. Non fece IÌlié la politiea m<:ldesta,,né la grandiosa ; né qùeHa, e0nservatrice, né quella rivoluzionaria•. }fo1!'). seJi)ll,hri,. questa, - una svalutazione esagerata della politica napoleonica .. Bàinville la svaluta assai più di noi, quando affer~a, · •ebe dopo ta]]t;i sforzi, tante guer:Fe, tu.tto, ne1~1s15, tornò al-p,untò -cli prima.. Nulla, diciamo. noi, tornò al punto di _prima. Qilil.estopessimismo a:ntistorico deJ Bainville si· spiega, per– ~l!Ié eglf riduce tùtto ,alla questione .del Belgio e in genere delle 1ffvontie'L'e della FraRcia. M!ll,v'era pure iii Europa qualche altra. e@sai,~e eo:ntava e col'ttò· s~~pre di più. ~é il· regno d'Italia 1 né. la muwa, più concentrata, organizzazione germanica, e I).eppure il _,g-Pru'lll!<ihil'eato di VaPs-::1,via, nepp.ure 1 l'IHiria scomparvero senza traccia. Napoleone t;,stato un propuil.sore di molta storia successiva, fin quasi .ai rner~.~o è stato., bisog1i1a-aggiùT1,gere, in· graR parte senza voledo. Per lui- il regno d'Italia faceva parte del suo sistema dinasti'èo, il reg·no di Hai;vi,erai ·della Oonfederazi:9ne del Reno,· e il grandtlel!l,to ·di V:arsavia era un. espediente per acconte1itare Ùn poco i Polacchi, ,0bie si facevano am.mazzare per-..lui, senza disgusfave troppo lo zar Alessandro. cc Muor Giove e l'inno ·del poeta resta)); caddero ii eaistelli in aria d!ella politica petsonale napbleoRica, rimasero e in:tlti!fkarono gI'ideali, .-cheie forze storiche vi avevaiI>J.o introdotto. Si è forse ingiusti, del resto, per Napoleone parlando solo di'poli– ifoai }i)ers0!Ulale. Ogrii aRima umana è compii.essa; tanto pill qmeliJ,e ibHotecaGino Bianco -~ . .>, ~
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