Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
- I Due ann'i. 149 I zione ne! suoi rigtlardi. << Le 'scriverò, ecco quello che mi resta da fare:·Le offrirò di sposarlai>>-,;Non se n'era mai voluto accorgere; m:a ora si ricordava; le· po_ssibilità di ìniteze;a che ella ayeva, quel Jil:(!)!lil avere tentato di entrare nella sua vita interiore, quell'avere ac-· ee:ttato @:iapp,artenergli senza chieder~ niente in ca,m.bio neancb:e Òggi. ù L?amo? >~, dfoevai a 'se stesso; ma l'importante non era qui'; qil'esita p~rola era eome se fosse• scaduta dia-lui, poteva 'meccanic:a– JIDl!ente ripeterla, rion ·aderirvi. La fila dei giorni avvenire gli si pre– sentavai· a un tratto regolata e pi~na, avendo signi~cato, _avendo an-. · che dolcé-;z;zaappunto perché era .regolata ·e piani e , senza un , significato speciale; 11()11 era un Tassegn~rsi, era un ·guardaTe la verità di sé e delle cose : e guardare quella verit:1 ~ra già accettarla. Si alzò, si affa<;ciò:al finestrino; 'il treno correva in- uii paesrug– gio proprio di Natale : non ta.:nto per la_ neve o la brina, che qna · e là brillava, quanto per 1e stelle che grem'ivano il .fìrinam,ento; a til'.·atti .soprru il :rumore d'el treno _veniva110 lembi di. suono, il •Slil'orio inea]ltato e staccato ehe le campane_ hanno di notte. Lembi 'tiella to;m.tana infanzia; abeti e' présepii scintillanti di càndeline accese,, le parole, i sentimenti di a;Bora tremav~no nella memoda all'onda' , dei pio suono : « ,Gloria, a Dio nei hwghi- 3Jltissirùi, pace in terra agli uomini di hnona volontà». Non a tutti gli uomini, a queHi di bnona volontà : bisogna volere la pace perché ess:t venga, «Domani. ... », pensò Dario. ·, · Quel ,domani era vero e concreto per le cose vere. e concrete c!Jle ll'avrebbero ~mpito: sòprattutto la lettera ad Angela, soprattuttò fa compagnia del tiglio. ,Dario si 'stese di nuovo e ,si a,dpmmentò. '. S~n:]lròehe•doveva èssére senza :pi-ù risvegiio: 'il treno,su' cui egli via:gg:i!àV'a ftl quello elle, nei pressi di SulmoFta, fallì uno scambio rov;eseiandosi fuori àeUe rotaie. Non ci furono molte vittime, fra eui Dario: Morì ·istantaneamente, senza dolore, senza avere per 11n mi]lUto la coscie:nza di morire: Gli angoli delìa sua, bocca facé– vano una smorfia, die forse non era, se non il sorriso .amaro che gli, ulti'mi pensieri non a,v~vano fatto a· tempo a. cancellare iR lui; ,gli si venne. consumando sul volto a :µi.anoa mano che lo irrigidiva la morte .. Non erano passati· duè anni dalla m'orte d'.i Ada. ' EURIALO Thll MICHEJLiIS. ' ,' ,·,
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