Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932

254 B.. ToMB. A.RI, La inarte e l'àmore: .. vita dell'arte quasi in una, acredine di risentimento: << Lu:ngo il ca11a,le il -corteo delle vele rosse frustate qallo scir~o, come brundiere di mise~ rabili »; « Q11el màre che.... è tutta una risata ,fino a Pesaro ll. ,È la forma çlell'iilìlpressionismo di Tombari. . . .. Veniamo al narratore. Ci fa assistere aNe vicende di Ul!l ufl\ida1e deUa rnari:na mercantile, il quale ogni volta che torna a Fr1]saig1iiia tfova .-~ doler,s,i,della ragazza ciii ,s'è promesso; costei all'ultimo diventa nwg]1e di un altro, ,e l'amante ripudiato, accortosi dell'attaccamento, ,dell'a.;mo r silenzioso, timido ma tenace, di una trovatella, sposa questa, trionfan.d o di nuove tentazioni dell'antica lusingatrice, la quale gli b.a anche ooto ·, un convegno, e gli si è offerta nuda sul letto. , . Trionfo dell'amor sacro sull'amor profanò. A far nuova la vec<;,lua favola edifi.can¼, aspira la tendenza, ch'era gi'à in Tutta Frusaf]Ud e ne La vita, a mescolare alla l:irava il comico col 'patetico. Certo, v'è· in questo romanzo una maggiore abilità di tessitura che nell'altro; e.erto, q11à1chepersonaggio si"vede un po' meglio; e almeno una volta ·cana fiJ!le. della puntati VIII, <';h'èuna bell:a pagina), l'autore riesce a far giocaiJ:·e· dàv;vero il comico e ,il patetico come due colori in una stoffa eàn-gian~e. Ma in tanti altri casi, cioè quando i due colori si toccano ma non s!i; fo\11-, dono, piuttosto_ che contrasto ç'è stonatura. Taluni personaggi i q11ali sembrano sc::i,ppati fuori, - macchiette e nient'altro, - da un libro di•· Campanile, ti diventano, o vorrebbero divenfare, d'un colpo figure tol,.' stoiane.: né ,si giustificano come «grotteschi», perché con trop,pa serietà . elevati a esponenti del pensiero del loro autore. Il protagonista, per e-sem– pio, e il padre suo han l'aria di voler dare, .alla ,fine, una ra,gione del titolo del romanzo : il secondo disserta sulla. Morte, il ,primo· .sul- 1',Amore. E ,se qualche nodo della trama, malgrado la maggiore .abiUtà' di tessitura di cui dicevo, si. 'rilassa, è forse proprio per ,èolpa di esem-– pla,ri umani,, che tanto più perd.ono di coerenza interna, quanto. pim l'airtista U vuole.espressione, d'una propria severa ideologia, dopo àve11li fatti buffoneschi fino alla banalità. -" Pl:mRo N ARIDr. JIMN G10No, Regain: ~ Grasset, Paris, 1931. Fr. 12. Una grossolana classificaziope p~trebbe avvicinare l'arte di Jean , Giono a quella di taluni scrittori provinciali, c ome un M aùriaè, l'ln Pourrat, e ~Itri che, provenienti· da esercitazioni antiq.ua.te, tentano · 1i rinnovarsi in un genere popolaresco, ln verità i suoi pFecedenti roman:zì,· Colline e Un des Baitm' l.(,gnes contribuivano a una fal definizioil,J;~, :iJ~ essi la rà pprese:a.tazion e di una rude, vita ~mpestre era tròp,po ·=sMli>or~ -, din:ata a 11na tesi; l a natura, la éampagna,_ avevan 't;ropi))o Ì'àiFfa .di · ' , concetti Mtratti incapaci di viver concretamente n.èll'espressiolJ!le rurti- . stica; H verismo d egli scorci deséri ttivì perdeva la. Slita effì<ia;cia i'l!l de~ foumazio:n.1lir.icb. e troppo vivé. In.somma, benché questi difetti .no:n ~itt'., sc ,issero a sov:erchiare la s.chiettezza -della tessitura e lai salubrità· flella atmosfera, il risultato totale no:n convinceva che si trattasse di cosa diversa d:3-ll a_forrn ul.a alla moda ripetuta con gusto ,ed intemgènza,. Ma Regain, , alfi.ne, 6 opera persuMtva/ romanzo nel quale si pale$3, la piena e vivacè maturità d'u:n tempera,ip.ènto artistico. . ~ ,· . ..,

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