Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
\ A. MUSAT'l'I, )l pane segreto 247- .aUa poesia. È qu esto l 'aecen.to che domii;ia neXP Ala, nella Musa del Loto, Alla Musa tir.io( ],, e d iv:ersame nte si risem.te in Wag~ner, ,Beethoven, Le sfe,re, Per u n ed el,weiss, Il oa,vallo st1 .-amazza to.... (Questo Cavallo· dà ad– él:i.rittUJra in 1!11!1 .siml:>olismovistoso, da cartellone~. Il meglio del Musatti noia è certo in questi toni celebrativi di cui il generico e· l'àstratto si ruceili'Sal!l drusé,;.e che lo ricollegano aùc6ra oggi agli epigoni delle Laudi, treNt'a:q_lli fa. Si può aggiullgere che c:è in lui minor fasto esornativo e pitì !i.nt_imo. im,pegl!1Ò che non fosse allom,lilei druD:riunziaBi.I .m:iti, i sim- . ·b~li, le occasioni eroiche egli li desume -da,lla sua, vita vera;: li tratta • · e@l!lU!Daserietà moràle che di .solito i dannunziani non ebbero. Nel Sllito er(i)tsmo c'è più Nietzsche vero che D'Annunzio; .e il suo nazionalismo è è@sa·seria, se per fedeltà al generale, il Musattipubbli;ea qui. una poesia;_ Oadornà, brutta di molto ,e che tale certo sepibrerà ·anche a· lui. (Bel SM,rimétoper un poeta!') E dire1 in tenere eh~ il Musatti eroiieo somiglia· ' spesso a qu~l bravo De 13osis che nella sua oResta tavola riuscì ai (;,Onver-' .tfre ·qu3J13in pa;:ne certi fastosi· e inutili fx~tti dell'im baRdigione dan" nun:ziana. · Ma c'è un altro Mus::i,tti. Sotto ,la selva :un po' sonora degli inni, ·c'è un sottoboooo più umile ma p,iù ric.co di humus e di vita vera. E soµo te poesie dove H poeta resta solo <;on s é, e si tenta, s'interpreta nella s~1averità ·più .segreta;- Quasi un insospettato Mu.satti. Un uomo triste, cui so»o n~~ ;ate.le ragioni .sem,plfoi del vivere, amaro anche se ami, soli- ~ tario in una sua i ntima ran<:;ura pur tra gli tlomini. Anche _quando il poeta -sembra avviato a goder della vita, dell'amore, della, natura, eèco· , a un tratto qt1€1Paocerito come un improvviso gèlo nel cuore: « p èl mischiato e involto - uomo ch'io sono n, « come la ~olla arsa, com 'er.ba - bruciata>>, « il rii.io dì deserto». Che cosa resta in lni dell'amo' re? Nol!lt'amo più. Non ho 'l)iù l'ignoto :ospite in. cuore. 11J giorno ! Tutto si· rischiara. 11J tutto. farei'le. lll· tutto !indarno. SQR calmo e disperante. Egli _vivésolitIDrio in compagnia cli-domande difficili,)ienza risposta. N'@il SliHi> giorno aiE[ni-v:ersario,. èonfessa: . « : ... ni' è più cieca - oggi la_ vifa, dh.e iB (!}Uel pm1to ch'fo _- v'entrai, ... n. Ed ·hlli quasi la voluttà di qu.esto stato; anziché evaderne, ci· iRsìste, ne éava una più dura ragione di vivere. Ragion che tu. viva è clie tu Plttisca. Sei tutto ilil.patìre ! Rannu.volandomi muto . io quasi ci:eomi un senso nuovo, per appropriarmi, nel momenrt@che più-m'a,nge .questo cibo della vita,· · essere io stesso .è.olore e non dolente; io stesso e$ser quel duolo, non ·solo pianto che qui $e ne piange. ·otecaGino Bianco
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