Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
,;t,,-.., ' ' 218 D. Cinelli porgevano, chiudendovi le sue mantnè strette come artigli di ueeem da preda. Si sentiva anche oone di salute Maria; la cal.:rna dell~ bella stagione le scorreva nel sangue ;,e la maternità le do_nava. D1 ·salute migliorò tanto che in breve potè allattare la bambma tutta <la,sé e fare a meno della ca,pra. Anche questo le giovava, e non solo .al fisico : di sentirsi vuotare sino a farle male da quelle labbra hm– petuose di fame, di sentirsi ìnacolare il seno da quell~ mani che parevano. felci novelle, anc6ra raggranchite nel germoglio, era una, felicità indicibile. Come avrebbe potuto vergognarsene; ecco 1 la prende_;a l'orgoglio della sua creaturina.' Sazia, la Lucia si addor– mentava alla poppa, e lei la teneva fra le braccia., senza v@illed.a ·mettere nella culla. È stava ta,nto bene, allora, sola. Era imbellita. Lo sent,iva anche lei, e le veniva un senso di gioia, -quasi d'importanza, di libera.zione, da qu~lla, .grazia che aveva ri- -v:estito il suo corpo. S'invaghiva, della morbidezza delle sue nù1:nre forme, della dole~zza improvvisa che scopr.ivl,l,nei suoi movimenti, e anche il vìso mutava d'èspressione; era più ca,lmo, meno tormen– tato. Più di tutto godeva quando le bambinette più grandicelle si fermavano a gruppi a veder- la piccina, a giocare con lei come con, .una bambola di carne. Nelle storie che inventavano prendevano le P.arti idi fate e di regine; Maria le stava a S'~ntire, incantata. Di. ,quelle che a:vevan più confidenza, qualcuna veniva a mettersi contro di lei .come ac_cattando una carezza. Maria sentiva che anche questo ,era un privilegio della sua nuova grazia : per quello venivano a lei, cercavano quel contatto con lei; prima, non l'avreb))ero fatto. Era una dolce estate, verde, pigra; da aesiclerare che riortjsmettesse mai, .che non succedesse mai nulla. Ma l'idea dell' Auialia er:;i,rimasta per aria, come il germe in un :seme as~iutto, Anche in paese, quànq.o parlavano di quelle nuove restrizioni ,della legge, maledicendole s'intende, ché per tantr di loro era come .a perdere un pezzo di patria e spesso di famiglia, q·ualche volta sii. veniva a discutere del caso della Maria. C'era chi raccontava: di .altri sotterfugi, di timbri falsi e falsi passa_porti di: gerite -che era stata dieci giorni nascosta a bordo, nell:;i,sti~~- O di éhi era .andato al ~:lessico o al Canadà, per passar la frontiera degli· Stati .Uniti di lì, dopo. Ma ogni giorno diventava più· difficile _ là sorvè- 1. t . ' ' ,g rn'l\l.zaaumen av~; e già si raccontava anche di· easii. tragief ellle :avvenivano, ogni tanto: E poi si kattava di uomini; gente che c)e'l'.'a .gìà stata,, che parlava la lingua del paese. Ma una donna, i;ina pb- -veretta, semplice come la Maria.... ' · _ Si e?be µ.n ottob~e cristallino, luminoso; u:n seguitq, incantato di belle grnr~ate. Ogm tant~ la ~ar'~a .si smarriva nena -v~sio.!Jllie \1!ii -qué_ll'avv~11fara, r:om~se la raccontassè a se stessa. Era sul va,p~~e, carr~vava rn A,mer1ca, Ja lasciavano·passaie, Vincenzo l'as,pettava .. ,... ' I iot · · · · · ·
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