Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
Lucia 211 .r le p ecore ~ta vaho a qualche ombrìa, immobili, in cerchio, con le teste chine.al centro, connesse l'una nell'altra; quando lei ritornav~ ' all'in giù, c he le ombre delle montagne 'h1va<}evano le prata, si spargevano una qui una là nei fondi sino aUe cune dove sostavano li b@zz,i d'acqua celeste. A trattepersi con quel vecchio, a sentirlo - parillare 1entameD.te, nel suo linguaggio c61orito di antichi detti. pieni di bonaria rassegnazione, si sentiva sola e tranquilla, come quaI,1do c'eran solta11to i monti intorno a lei. E il vecchio pastore efa ·sceso dai monti a portarle la capra· che aveva la poppa più beMa. .. ·· ' 0ilili eTube per 'prima l'idea fu 'l'Amalia: - O R0n potrebbe fare com(;)Zeffirino, la Maria? . Orà che e;ra andato via Zeffirino, F Amalia badava a dire èhe· d'uomini non ne voleva più sapere. Non che le mancassero le occa– sion.i,-poteva scegliere fra il più e ìl meglio, ma non ne valevano la jpena,- gli ,uomini. ·Ze~rino. si era dov;uto portar via con sé il meglio de'l Sillli@ CU!Oi[le prodigo e bisognava, aspettare che la ferita si rimar– ginasse; benché a ,simili· insinuazioni, l'Amalia alzasse la spalla con un risolino agro. - - Farsi-croce <!'un uomo! Eossi matta come guell'innocente della Ma.Pia! A Zeffiri:r.10, come •in omaggio al suo lieve n<?me,era riuscito. di passar fra le maglie della rete. Non aveva sognato altro che di ritorn:are in America, ma di entrare in.« quota i) non c'era nemmeno da parlarne: a cominciare a fare i pa13siallora, fra una diec~n'a d'anni se ne potrebbe discutere. :B"inalmente, - lui però parlava I'i]];g1ese, - si era po·tuto arruolare come cameriere a bordo di un vai[i)0""e. E era già a· Oicago, dal10 zio che' avev,à,fatto fortuna, col commercio della frutta. A NuovJt,.York, .alFequipaggio era permesso di scendere libe,ral:uente a terra; una volta in territorio americano, - chi lo ritrovava più, uno c he si buttava in quella baraonda ? - O FlOilil potrebTuefar e-O.sì anche la Maria ? · lli;aiM:arfa, ehii Le avrebb è dat o il coraggio? O non l'aveva mai guardata im viso ? E della barnbhrn, poi, cosa ne avrebbe fatto ? La Maria e la mamma non dissero nulla, come se non capissero di chtl si trattava. E l'Amalia si mise il cuore in· pace e non ne parlò più. · · · Sebb>enenon. mancassero i furbi i quali prog]wsticavano fra loro e:he, ~egge o non legge_,ormai di Vincenzo se ne poteva anche ,gcor– dare e non pensard più, Maria ora, aveva meno bisogno di esser com.patita. Qualche volta le avvel').ivadi stupirsi di non aver pensato da tanto tempo alla sua triste condizione, a Vincenzo, e se ne fa– eev.a 1!1.Ra colpa. Come v~niva su bene, la bambina. Le donne clile i!!>3ìSsavalll daUa shada, si fermavano a ammirarla, si chinavano s 1 1dJ;aèQ;Ua .. Se era i;;weglia,. la bambina si attaccava alle dita- eh~ le ,
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