Pègaso - anno IV - n. 2 - febbraio 1932
Poter andar via, ora, sùbito; lasciarla lì e 1,1scirfuo_rii,nei}ru n,@Me pulita come dopo un bagordo, a respirar l'aria frrdda; a seiacq:urul's~ nell'a;ia della notte. Perché :non ne-aveva il coraggio? 011-e i'n d'o'ID!i;lo lo desiderasse, di rimanere acca:nto .a quella carne prodiga? Eeeo: la mlisica, agre discordanze, rispondenze oscure; lenti ritmi d'ilstiililtii · primitivL Son cliiusi, stretti nella moTsa .del ballo; corpo wntro ,c~rpo, e sordo, in fond9 all'essere ludd!:>1 attento,. riNasce n pia.i– cere, l'urgenza di quella- carne ~orbida. - - Andiamo fuori, volete ? . . . Nell'aJitomobile, la corsa fra le parallele _dei lumi che SOI')UV- . • vengono- ingoiandosi all'impazzata; e poi, nell'ombra di una s'tril1@a deserta,.disordinata, non finita .di nascere fra-le costruzi<mi a]l),!1'111!@~" zate, l'acre gusto di frugare come iI{ un sacco di roba rubata,. :iJn quell'anima volgaruccia di piccolo animale rapace daHe 1J1ngb.i~ _. acuminate, tinte di _carminio. E incitarla, approvarla. O n<Mil et%, anche lui uno di lo:ro, non eran quelle le sue.regole, la ~Uil1 mora]e? Prendere, dove e quando meglio si può ; prendere, per n,9n esser presi o defraudati, o sorpas~ati. Quando essa si fu vuotata, ehe Jil!QID1 aveva più nulla da ~dire, parve si compatisse anche lei, a vede;rsd. com'era; come se guardassero insieme in uno l;lpecchi0 la s:ua Rill– dità,. constatandone la miseria con il- disprezzo rassegnato di chi non ha più illusioni, e, a fior di pelle, un po' di pietài; Poi.ché ilieru sentiva il sU:o disprezzò, ma le era alleat(,): anche in qµeUo, sii disprezzavano insieme. Senza una parola di bene, si addentravano in qµel godimento aspro, nel buio, divisi dalla loro stessa capacità. di, pia:eerè .. EgH sentiva di esplorare dentro di s~ freddamente la ..sua br1atale il1vidiità,. senza aver nulla che fare con lei· se non come il camp@ inai:nimaito · delle sne esperienze, mentre lei stava a origliare il nasce:iie di0l pfuai– cere in lui, non nemica, curios/l1, divertita. Poi il ri_t@riiosHel1!'z~@so · con gli occhi sulle rapide scìe dei fari sull'asfaltò lueia:0 ·e sciv;0-· lante. E quel senso di sopprimere qualcosa, qualcuno, dtentr6 à."i s.é. " ·La mattina, nel negozio, parlando col_s·uo·socio, '7:inoonz,0 laseiò cadere qualche_ parola sbadata sulla necessità di to.rnar pres.reo in. · Italia per finire di -sistemare lé s:ne .cose ; ché per -v:enir vi:aiat sliIBOi: O riehiami, ave;v:alasciato in tronco u,:ri affà:re imp9rtaili1:te, - .: .· .· ·· · --,.-.!fa 1o sai, con la_nupva legge, bisogna stare atterrtt Haià:°p<Jtes@. fa .cittadinanza americana, tu ? _ • . ~ , · · · _:.Io? 'no. Ohe legge? · . ... , .. ~ La naova legge sull'itnmig:razione. Ma come, rnr>a illosa;i ? - ~orse qua:t').doero; in Italia, non ci h0 bad!arto. Che é/è di R'tlO:VO? . ' ' · - C'è che per uno straniero;·-o:ra, di:aridaw •via è faeUe. ~a h@ · paur,a clile li{ll'avoUa, usciti ~a questo paese," n.on sia t;a;rn,to facile :rientrar.cL' · e{. :..;: • Sian I I;t .·.,;,• . ' .,
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy