Pègaso - anno IV - n. 1 - gennaio 1932
• Lettere di Giovanni Pascoli al pittore Antony De Witt educatore, cavandone i tratti dal Pseudoerodoto, dal contrasto di Esiodo e Omero .... una cosa graziosa: marine, paesi, costumi anti- . chi, e poi ranocchini, topoUni etc. E voglio anche fare una rac– coltina di favole esopiche ed· inventate, in terzine .... (Messina, 27 aprile 1899). Quanto all'idea direttiva dei poemetti, è presso a poco questa : c'è del gran dolore e del gran mistero nel mondo; ma nella vita sem– plice e familiare, e nella contemplazione della natura, specialmente in campagna, c'è una gran consolazione, la quale pure non basta a liberarci dall'immutabile destino. Se le tre acqueforti dessero un saggio dei tre argomenti: dolore, mistero, consolazione: oh! come sarebbe bello. E io ho fretta un pochino, perché vor\'ei assaggiare un po' di g'uadagno letterario, finalmente, e medicare qualche mia vecchia piaga. Sai che il poèmetto Sem(mta deve essere Reguito, ma con I).e– gli intervalli altri poemetti, dalle sue tre parti mancanti: l'acce– stire sotto la neve, con la veglia al fuoço, avanti al quale il Ca– poccio descrive il perfetto podere (nna parte di questa descrizione è la S•iepe che venne fuori nella Trilntna); il fiorire con l'amore, la mietitura con le nozze. Ci sarà un piccolo Vangelo, con scene di Gesù: l'ultima, le ron– dini che lo consolano in croce. Per essere più chiaro (io), intorno a· quei tre argomenti o rivoli di poeRia, che ho detto, te ne indico tre tipi: campagna (una scena qualunque della sementa e altro), do- , lore (il Vischio, i due fanciulli etc. etc.), mistero, (il cieco). Ora tu conosci, come niuno, il mio pensare e il mio sentire, la mia poesia insomma, per usare uni'."parola alquanto ambiziosa. (Messina, 28 maggio 1899). I primi a uscire sono i Poemetti, vol. I, contenente là Sementa, e l'accestire e moltissimi poemetti tra i quali il Libro e una serie intitolata Gesù, nella quale troverai forse qualche ispirazione. Ve– drò di mandartene presto i saggi da Castelvecchio. Il volume se– condo avrà certo le acqueforti differenti. Nel Gesù sono alcune parti che devo rimaneggiare, in cui è il concetto che mi sono fatto della poesia. È qùesto_. Le anime e le cose; sfono esse grandi· o pic– cole, Jm~me o cattivè, belle o brut'te hanno tutte un quid poetièo in esse celato; celato più @ meno: il pòeta ve lo ,coglie e ne fa la poé- - sia : com~ l'ape che sia il fiore amaro o dolce', grande o piccolo · sia tr~foglio o rosa, vistoso o umile, etc.-etc.,_ne estrae sempre ~uel miele. -Amaro ex fiore,·dulce mel. (Messina, 21 giugno 1899), 8ibl1otécaGino,Bianco
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