Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931
Villa Beatrice 691 più meschini eccola qui - e si accennava battendo un dito sul petto - ma la superbiaccia, quella, magari ipocritamente, sotto la cera dell'm:niltà,, quella è viva sempre, non s'estirpa mai.. .. Scoteva la testa, afflitto di se medesimo. Beatrice lo considerava attentamente. Era un vecchio prete ma– gro con una faccia leggermente " erpetrosa ", specie intorno al naso ; gli occhi, un po' scerpellini ; una corona di bollicine rosse in fronte; i capelli stenti e lunghi, color cenere 1 formavano un ciuffo rado. Portava una tonaca palesante i segni d'una riorlatura che però non reggeva, e di rammendi che, specie alla luce, non facevano che mo– strare di più il logoro e le ragnature. Eppure quella doveva esser la tonaca delle occasioni : si vedeva dal modo con cui era portata : una specie di sug·gezione come di chi sa d'avere addosso il "capo" buono di cui va tenuto di conto. Accostandosi un po' e odorando, s'avvertiva la traccia delle smacchiature fatte con la benzina: e a guardar bene, in certi momenti, alla luce, ~i vedeva qualcuna delle macchie sul petto digià rifiorire. Anche il collare era lavato - e stirato di fresco : ma in casa, perché non ave'va quella cilin– dratura che è data dai ferri delle stiratore : e per quanto lindo, era sfilaccicato : da tanto tempo doveva esser collare ! E così i polsi : si vedeva bene ch'eran di bucato, ma sfilaccicati anche quelli. Tutto questo mostrava. in lui una noncuranza assoluta nel vestiario, ma consapevole, come di chi è abituato a sentirsene in casa rimpro– verar di continuo; e mostrava altresì l'opera assidua a riparare i disastri di questa incuranza. E 11011 si sarebbe potuta dire tra– scuratezza, perché, anzi, da tutto l'insieme spirava un'aria_ di di– stinzione, un'aria di nobiltà semplice e affabile: il personale, le mosi::e. le mani, linde, di forma bella. Belli, singolarmente espres– sivi nella loro naturale finezza, i gesti delle mani. La voce fioca era " toccante " : un tempo, doveva essere stata calda: ora, era forse il ricordo di quel metallo caldo che non c'era più, che la faceva toccante. Così forse, nell'anima, di cui la voce è cosi efficace espressione, all'ardore della gioventù ne era succeduto un altro: più segreto e più quieto, quasi dissimulato. - Don Andrea, Don Andrea ! Ohe proprio ci sia bisogno di fare gli umili anche con chi ormai sa le virtù che uno à ! Transeat con mia moglie, ma con me.... . _ E à ragione : anche perché le virtù non son merito nostro e negarle può essere offesa a Ohi ce le à dati:'. Però, converrà che questo autoriconoscimento non costa, in generale, uno sforzo grande: siamo tutti piuttosto facili a riconoscere in noi l'abbon– danza dei doni divini. Sorrideva d'un riso arg-uto e indulgente. - E ora, se loro permettono, vado a prepararmi. . - Sai quanti anni à quella tonaca ? - fece Romualdo a Beatrice liotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy