Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931

666 A. Panella C'è da scommettere che lo Schnitzer, leggendo le pagine del Russo, si farà, il segno della croce; ché, un Savonarola riconsacrato alla modernità con una tinta di machiavellismo dovrà soddisfarlo meno del ,Savonarola fanatico e ribelle al Papa, ma tuttavia uomo in buona fede, come ce l'hanno dipinto finora gli storici che non hanno nutrito per lui soverchie tenerezze. A prescindere dalla dif– fer~nza del .fine (non credo si possa· parlare di identità, in quanto il Savonarola più che all'Italia mira alla Chiesa e al mondo cristiano e non cristiano), differenza che mal comporta forse accostamenti tra il puro religioso e il puro politico, la tesi del Russo poggia su una fonte sospetta : le «bugie>> del frate, i suoi travestimenti, il suo « star sul lione >> quando può, il suo machiavellismo insomma è im– pressione del Machiavelli stesso. Il quale non solo non ha simpatie per ·il Savonarola, ma gli è cordialmente e talora sarcasticamente avverso, come ha dimostrato ottimamente il Russo, èorreggendo., l'errata interpretazione che gli storici piagnoni hanno dato della frase << d'uno tanto uomo se ne debbe parlare con riverenza>>. Il Machiavelli non poteva far maggior dispetto al frate che l'attri– buirgli le malizie e le tortuosità di una politica realistica, che il Savonarola aveva sempre biasimata. ,Ma è accusa. che non regge alla prova dei fatti, e in ciò l'opera dello ,Schnitzer è destinata a far testo. Di essa potrà darsi quel giudizio che si vuole; ma bisogna rico– noscerne, con la solidità della costruzione, la logicità e l'obiettività della conclusione, scaturita da ricerche accurate fino allo scrupolo; cioè che, se il Savonarola non fu una mente creatrice, né uno sco– pritore cli nuovi orizzonti, fu però « un uomo e un cristiano)). Non c'è posto per le malizie maéhiavelliche. E chi sa che un giorno, quando l'episodio savonaroliano, ingigantito· nel secolo scorso dalla presunzione che se le fiamme del rogo non avessero spento la voce del profeta il mondo si sarebbe rinnovato, sarà ridotto alle sue vere proporzioni per dare risalto alla storia dei tempi in cui quell'epi– sodio s'inquadra, non si debba andare anche più in là e non s'abbia a scoprire un Savonarola strumento ·inconscio di una fazione poli– tica e vittima della sua ingenuità. Per correr dietro a fra Girolamo s'è troppo perduta di vista la storia di :Firenze di quello scorcio di secolo.· Ma allora, - si dirà, - come mai è avvenuto che un uomo, al quale il più entusiasta dei biografi nega ogni originalità creativa, facendone soltanto un religioso dalla fede ardente fino all'eroismo, ha destato e ·desta così vivo interesse? La risposta potrebbe essere data da un libro non anc6ra scritto : quello sulla varia fortuna del Savonarola attraverso i secoli. Nello Schnitzer c'è un saggio appena. Si troverebbe che il ,Savonarola scompare e ritorna secondo l'umore BibliotecaGino Bianco ...

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