Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931

648 C. Afvaro il mare, e mentre anch'io canto su quel ritmo, il rumore dell'onda alla riva travolge le parole spezzando una per una le sillabe. Abbiamo saputo che la signora si chiama Alda. È un nomè chè le sta bene, e- spiega come è alta e porta lunghi i capelli. Almeno, pare così a me. Ora tra uomini ci parliamo poco, stiamo discosti l'uno dall'altro. Ci buttiamo in mare quando si butta Hélène la quale sèguit[t a cercare e a fuggire il suo marinaio. Il mare ci sembra più caldo sulla sua scia. Noi le perdoniamo tutte le volte che torna da una di queste sue fughe davanti al marinaio che la insegue. 1'!; 'arrivato un giovane amico mio sulla spiaggia. È Benvenùto, ha diciassette anni, una voce stonata, è alle sue prime eleganze d'"\lomo. Abbiamo profittato sùbito di Benvenuto il quale vuol pren– dere delle arie di: persona vissuta; essere una persona vissuta si– gnifica per lui far discorsi da uomo; ha, una curiosità morbosa pei segreti degli uomini, e i segreti degli uomini sono per lui i pensieri di costoro intorno alle donne; poiché i ragazzi credono che i nostri pensieri siano tutti rivolti alla donna. Ma noialtri siamo sempre chiusi con gli adolescenti ; e non dico che sia una forma di gelosia; ma ad ogni modo ci nascondiamo, li vediamo andare a tentoni, e non li mettiamo sulla buona strada. In fondo a tutto questo c'è forse un po' d'invidia. Appena è arrivato, Benvenuto ha detto : - Ecco una donna interessante, perbacco! Come si chiama? - Alda. - Il nostro contegno significava: Perché non ti fai avanti ? Egli doman– dava evidentemente il nostro parere d'uomini senza sapere quanto siamo egoisti, cautelosi e vili. Fummo abbastanza cattivi da inco– raggiarlo col nostr0 atteggiamento a cacciarsi nell'impresa. Sì, la sua era un'impresa, la prima della sua vita, e vi portava la convin– zione che essere uomini è nient'altro che conquistare una donni:i,. Era forte, si poteva dire bello, e fino all'anno prima io lo avevo trattato come un ragazzo, nei nostri incontri in città, in casa dei suoi; vedere oggi che egli aveva una volontà, che era capace d'ini– ziative, lo allontanava da me; io lo abbandonavo a sé stesso, lo osservavo quasi dall'alto. Egli assunse l'atteggiamento insolente che aveva veduto negli uomini, e noi ci riconoscevamo nei suoi atti in maniera odiosa. Ci passò davanti, là dove l'onda faceva dura e liscia la sabbia instancabilmente, cancellando ogni passo e ogni ' segno, ci passò davanti Hélène col suo pescatore. Questa volta si tenevano per mano, e il pescatore ci guardava con aria di superio– rità. Passammo qualche minuto. a osservarli; quando mi volsi dalla i';ua parte, vidi Benvenuto accanto alla signora Alda. Discorre– vano ; egli sottovoce, ella forte e giungevano a noi le sue parole e le sue risate. Le parole erano comuni, proprio quelle che è tanto sec– cante rip_etere dopo che tutto il mondo per secoli se n'è servito; il BibliotecaGino Bianco

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