Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931

(i44 O. Alvaro gliamo nascondere con cura. Sulla spiaggia dove non vi sono ca– panni né tende, buttati sulla sabbia, ci guardiamo come malati, e soffriamo tutti, è certo. Le donne hanno gli occhi teneri e il viso affilato, in una ho notato quasi il ritorno a un'espressione adole– scente. Queste cose ci dànno un istinto irresistibile, di nasconderci come animali malati. Difatti a certe ore non si vede nessuno in giro. La sera ci rassicura e ci troviamo al caffè; anche qui ognuno finge di occuparsi a cose del tutto solite, ma sappiamo che è soltanto un modo di comportarsi. D'una sola cosa siamo curiosi, di osservare i sintomi del male in qualche nuovo venuto. , È arrivata in questi giorni una donna sola. Naturalmente h.a interessato tutti e la guardiamo come un animale caduto in una trappola. Passa attraverso tutti i gradi- percorsi da noi : l'acquisto delle scarpe di corda, la pamela: se n'è comperata una colorata a striscie rosse e azzurre. Conosciamo il piacere di liberarsi di tante cose: dopo ,un giorno costei ha smesso le calze. ,Si è spogliata sulla spiaggia; è bianchissima, d'un bianco troppo nudo. Per quanto sia ben fatta fa senso guardarla. Lo capisèe lei stessa, si butta in mare per nascondersi. Ai primi sintomi di questo stordimento, di questa inquietudine inerte, si guarda attorno come se cercasse aiuto. Questo ci fa piacere. Nessuno sa ancora come si chiami. Per caso abita vicino a me, a cinquecento metri di distanza, nella stessa valle; l'ho veduta che metteva ordine nei cassetti dell'armadio, e riponeva la sua roba; la :finestra spalancata mostra l'interno bianco della stanza, e ci deve essere anch,e una :finestra che dà sul mare; di quando in quando ella si affaccia come per vedere se il mare c'è ancora. Quando è l'ora del bagno gira in costume per le stanze. Ha fatto presto a diventare scura. Allora si mette a·passeggiare per la spiaggia. Generalmente, ognuno ha un altro passo dal solito, quando è nudo; ma in costei si capisce che è lo stesso passo di tutti i giorni : cammina come se fosse vestita, sente quasi la veste battere sulle caviglie, e invece ha un costume assai succinto. Non avevo mai · notato questo fatto; generalmente l_edonne in cost~me da bagno camminano in tutt'altro modo, hanno l'impressione esatta di non portare alcun ornamento, sembrano bambole, voglio dire che hanno la stessa rigidezza clelìe bambole nudè. Costei, invece, è come se portasse un vestito. Mi sembra di capire che tale atteggiamento le· venga da un dettaglio assai semplice: porta sempre una collana di grossi coralli anche nel bagno, ed è questo, forse, che le dà l'impres– sione d'essere vestita. Si sdraia anch'ella al sole, le piace di farsi. ·lambire dalle' onde, si butta improvvisa a nuoto e parte lontano è diventata la più inquieta fra tutte. Generalmente le donne sotto'la stretta del sole stanno accasciate e smarrite, tentano appenar di ri– fugiarsi all'ombra, cedono a quella lung_a violenza come se per loro soltanto risplendesse il sole, come se fosse della loro stessa natura. BibliotecaGino.Bianco

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