Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931
Villa Beatrice 591 \. ~elle ciocche come d'una specie di nepitella che ell'era andata a trovar di nascosto, il giorno, nel campo, e poi aveva :filtrato quel– l'acqua e travasatala dentro l'ampolla. La bambina _in complesso veniva bene: aveva ripreso il peso qua.sì normale: ma certo, quel che si dice florida, no. Non faceva le grandi poppate, le 'lunghe dormite : si saziava prest9 e stava più tempo assai con gli occhi spalancati che con gli occhi chiusi. La Rosa, abbondante com'era di latte, si trovava sempre zuppa :fin_la camicetta : e di questa ricchezza che andava pP.rduta le rincresceva. D'altra parte a forzarla appena, sùbito ·indigestioni e disturbi. «Non è la grossezza, Dio benedetto, che fa la salute)), diceva la signora Iginia. « La bambina si regola da sé, conosce da sé il suo bisogno: è di quelle nature che sono un po' come gli strumenti di precisione: segno di sensibilità. Temperamento nervoso. Non sarà mai grassa, ma, lo vedete, vispa, vispa e intelligente .... Vedete: pare che capisca, pare che s'accorga, che noi si parla di lei .... E ci fa un risino e brilla e si dà moto .... Barberina, Barberina .... )) E la signora Iginia aizzava quell'agitarsi festoso del corpicciolo, col dito qua e là ruzzante. Barberina rea.giva con degli scatti di gioia cer– cando d'eµiette:re i primi suoni. Per Romualdo quello spetta,colo era come se una cosa così non fosse stata mai vista, come se so~tanto allora si desse per la prima volta da che mondo è mondo: nessuna creatura di così poco tempo aveva potuto mai avere degli occhi celesti vivi così, un riso così da grande e una gioiosità; così umana, cordiale. Ed effettivamente una precocità, in questo sern;o, in Barherina c'era, mirabile. Piangeva di rado: e allora il pianto pareva quasi cosciente: era appassionato, dirotto : le uscivano i lacrimoni - i primi : il segno primo del primo baluginare dell'intelligenza ~; ma poi, anche Re non distratta, anche se lasciata a, sé, in breve si racquietava e un sorriso appariva rasserenatore negli occhi che proprio avevano al– lora del cielo quando si rasserena. E tornava a pigliar diletto di tutto, a cominciar da sé stessa: a divertirsi con i suoi stessi piedini. Per questo era a tutti cara: a tutti faceva l'effetto di una con– solazione, di un ringiovanimento : come se poi ciascuno sentisse rifiorire in sé quella gioia e la rivedesse tremolare in quelle cose, intorno, che davan più senso di felicità. Ogni settimana venivano i nonni a passar la domenica, e ogni settimana trovavano che Barbe– rina aveva fatto progressi sorprendenti. Essa li aecoglieva come se li riconoscesse; e per loro quella giornata era poi la delizia e il sospiro di tutta la settima-na. La Raffaella non poteva trattenersi -davanti alla bimba senza sentirsi intenerire : è vero che a lei sem– brava di vedersi tender le braccina onde era forza pigliarsela in còllo. E quella allora le carezzava col suo manino la faccia : e la tata sentiva inondarlesi il cuore dalla dolcezza d'un bene non mai BibliotecaGino Bianco
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