Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931
570 .A. Sorbelli - Le Biblioteche italiane ed energicamente, noi arrischiamo di compromettere non solo la consistenza dei nostro patrimonio bibliografie~, ma anche lo svi– luppo della nostra cultura». Passando quindi al personale delle biblioteche e a una radicale riforma di esso, giustamente conchiu– deva : « È assolutamente necessario che la posizione del bibliote- " cario venga elevata in modo rispondente alla sua a.ltissima fun– zione)). E qui davvero l'insigne giurista metteva proprio il dito sulla piaga.' ... Potr.ei ricordare passi di altri discorsi di illustri uomini, come P. S. Leicht, che fu sottosegretario alla Istruzione ed è presi– dente dell'Associazione dei bibliotecari italiani, di Luigi Rava, di Francesco Ercole, del compianto Pio Rajna,, di Girolamo Vitelli, di Vittorio Oian e di altri molti. E dal Parlamento non di rado il problema è passato anche al · paese, sia colle riunioni degli interessati, in piccoli convegni, sia per gli articoli dei giornali. Ugo Ojetti cinque anni fa promosse sul Corriere della sera una inchiesta, riferita alle princìpali biblio– teche governative italiane, che ebbe non poca risonanza e non fu l'ultima delle ragioni perché si prendessero dal Governo quei prov– vedimenti che condussero a un primo J'iconoscimento delle bibliote 7 · che. Altri articoli seguirono i:p.varii giornali di illustri parlamen– tari o accademici, come l'Ojetti stesso, il Gentile, il Rava, il Fedele, il Prezzolini, il Saitta ecc., a cui si unirono molti dei nostri colleghi più autorevoli. · Giova sperare, per il bene della nostra età e del nostro paese, che i segni e i presagi si trasformino in realtà. Da un Regime che impernia in sé il decoro e la espressione dello Stato e rappresenta in sommo grado la passione della Nazione e della Stirpe, possiamo, anzi dobbiamo, aspettarci la soluzione anche di questo problema, che non è da meno di quello della educazione e formazione della gio– ventù e della scuola stessa, della quale la biblioteca rappresenta il naturale e necessario compimento. ALBANO SORBIDLLI. BibliotecaGino Bianco
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