Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931
564' .A. Sorbelli Berlino il direttore della Biblioteca nazionale è pagato come un Ministro. Dappertutto, dove.la cultura è in qualche pregio, i biblio– tecari sono tenuti nel conto debito : in Italia il Direttore di prima classe di una Biblioteca si ferma al sesto grado, mentre un inse– gnante, non dico di università, ma di uno dei tantissimi istituti cosidetti superiori, commerciali economici e di Magistero, che sono sorti in ogni città d'Italia, talora a due o tre per volta, vanno al quarto grado! A questa evidente ingiustizia è necessario rimediare, per il vantaggio stesso degli studi; che se cominciano nella scuola, continuano poi nella biblioteca, anzi solo con èssa si affinano e com– pletano. Giustamente diceva Pompeo Molmenti in uno dei suoi ma– gnirfici discorsi : « Il Governo dovrebbe meglio provvedere alle bi– blioteche, giacché tutte le nazioni civili diffondono la cultura per mezzo del libro. La biblioteca integra e compie la ~cuola. La Scuola non può da sola educare e istruire : essa può appena insegnare il modo di istruirsi per mezzo dei libri>>. · V. Tutte le biblioteche di uno Stato (governative o no) compiono nei varii paesi lavori particolari e più specialmente collettivi e di carattere generale per la cultura bibliografica nazionale o interna– zionale; come sarebbero inventari, cataloghi descrittivi, indici, guidé bibliografiche, elenchi di speciali sezioni, norme di carattere biblio– tecnico e così viru: e questi lavori costituiscono un grande decoro delle nazioni in cui si compiono, senza dire che recano un vant~ggio di inest_imabile valore per tutti i ricercatori e glf studiosi di tutte le branche, dalla matematica alla medicina, dalla filosofia alla sto– ria, dalla :filologia all'astronomia. Orb~ne, di simili lavori l'Italia non ne può più fare assolutamente. E si badi, non per colpa delle biblioteche e dei loro dirigenti; ma per la mancanza assoluta, prima del personale, e poi dei mezzi. Neànche una parte di quelle somme che recentemente sono state affidate alla Direzione generale delle Biblioteche fu destinata a tal genere di lavori, che sono i primi a venire in mente a chi veramente ama l?bibliogra:fia e le biblioteche e sopratutto il progresso della cultura nazionale. Qual direttore di biblioteche poi o qual bibliotecario può attendere a lavori consimili di ordinamento e di catalogazione, se; lavorando tutto il giorno, arriva appena a vivere al1a giornata, ad accudire cioè a quei lavori che sono indispensabili per non morire ? Ed è stato appunto per la scarsità del personale e dei fondi, c}!e, dopo pochissimi anni, cessò di vivere la provvida Collezione Indici Biblioteca Gino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy