Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931

562 A. Sorbelli germaniche, hanno poco più della metà degli impiegati che ha la sola biblioteca, Prussiana. Ma Berlino non è un caso unico: tutti i grandi Stati hanno un ugual numero di addetti per le loro biblio– teche massime, come Londra per il British Museum, Parigi per la Bibliothèque Nationale, Washington per la Library of Congress; e sempre quattro volte quanto la maggiore italiana ne hanno le Bi– blioteche di Mosca, Stoccolma, Bruxelles, Vienna, Madrid, Praga, Buenos Aires, Copenaghen, e cioè anche di biblioteche di Nazioni venute tard-i alla cultura o relativamente piccole. Negando i concorsi e impedendo così il rinnovarsi graduale del personale, si minaccia di arrivare alla piena consunzione, per la morte, che miete, e nella migliore delle ipotesi, per senilità. Ben è vero che di tanto in tanto si è cerca,to di <<ovviare>> al malanno; ma in che modo? Mandando qualche improvvisato, che non ha di solito pratica alcuna dell'ufficio pel quale è chiamato, ufficio che ha bisogno di tecnica e di dottrina non comuni. E perciò sono en– trati nelle biblioteche, sotto la veste di « comandati», professori di scuole secondarie, parecchi dei quali fatti per tutt'altro ordine di lavori. Certo erano ottimi nell'insegnamento, ma molto probabil– mente saranno inadatti (non voglio dire dannosi) al nuovo improv– visato ufficio : taluni di essi sono stati perfino portati di punto in bianco alla direzione di una biblioteca. Dice un proverbio che per fare il bene si è sempre a tempo, in– tendendo il <<bene>> in un senso relativo. So che il Ministero della Educazione nazionale bandirà fra breve i concorsi, ma prima an– cora di bandirli, è opportuno, è giusto anzi, con una legge di ec– cezione, sistemarre convenientemente il personale meritevole che lo Stato possiede, affinché non vada perduta anche questa ultima ri– serva. Ci sono dei bibliotecari i quali hanno date cosi continue prove di saper stare a capo di una biblioteca e di farla funzionare e talvolta fiorire, che per essi non c'è davvero bisogno di un nuovo concorso per vedere se sanno fare ciò che le superiori gerarchie, nella loro autorità e competenza, dichiarano che fanno e bene. Sot– toporre questi uomini dotti e anziani a un concorso, come fossero dei giovanotti o dei novellini, un concorso che deve dimostrare poi ciò che tutti già prima sanno e però si presenta automaticamente inutile, non solo non persuade, ma farebbe pensare ad un puntiglio. E così ci sono, nello stremato organico attuale, dei distributori e dei coadiutori i quali hanno date tante prove, in venti o trent'ànni, di sapere e di diligenza e di competenza specifica, che bisogna conser- -varli in posti da essere più utili, e non sarebbe male procurarne l'avanzamento, anche se non forniti dei titoli che, quando furono chiamati, non occorrevano e furono aggiunti più tardi quando .... i concorsi erano chiusi. E cosi non vedo come non si potrebbe dare il titolo di sottobiblioteoori -ai funzionari della categoria B. - Si BibliotecaGino Bianco I

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