Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931
Le Biblioteche italiane 561 restauri e a ispezioni, o dei soprintendenti, o delle gerarchie cen– trali. Neanche un soldo, può dirsi, per il personale. È stato, a mio avviso, un grave errore. Non si è riflettuto che le Biblioteche non funzionano appunto a cagione del personale, non solo e non tanto per0hé è pagato male, e non può vivere, ma perché H personale manca. Esso è sempre stato insufficiente nelle biblioteche italiane, ma ora poi è ridotto all'estremo limite, che precede lo sfacelo. In tutti i sensi: prima perché è trascurato, poi perché è stato condan– nato a perire di consunzione. Muore uno ? È ovvio che si dovrebbe sostituire : mai più ! c'è la proibizione dei concorsi. Il carico si riversa S?pra gli altri. Ne muore un altro? Come sopra, il carico sui rimanenti.. .. E così può continuarsi, come in certe tragiche nar– razioni della fine di una stirpe o di una casta. Aumentare gli acqui– sti nelle biblioteche (in· sé ottima cosa), ha voluto dire aumentare ancora il lavoro, e poiché materialmente non potevasi prima accu– tlire a tutto, questo ha voluto dire accrescere la confusione, la disor– ga.nizza2'iione. Solo chi sa che cosa vuol dire biblioteca, comprende come giova molto di più un personale sufficiente per il funziona– mento, che non il raddoppiamento della suppellettile. Col personale adatto il materiale esistente è sfruttato al massimo grado e con ·ei,:sosi può rispondere a una infinità di richieste, sì che il lettore ne rimane appagato e perciò contento: quando il personale manca .addirittura, o non ha forza, o non ha la preparazione sufficiente, tutto va in collasso, e anche se ci fosse una portentosa ricchezza bibliografica, non si potrebbe risponòere alle richieste più ovvie degli studi e degli studiosi. Il personale delle biblioteche è vecchio, ridotto ai minimi termini, ·sfiduciato, avvilito, spogliato! Si pensi che l'ultimo concorso per Bibliotecari si è tenuto nel 1912 ! Di guisa che il più giovane degli impiegati, dato che sia, entrato a 28 anni (e la cosa, per i difficilissimi e complicatissimi concorsi, è assai rara) conta ora 47 anni: il più giovane, ma ognun comprende che la media dell'età va dai 60 ai 65 anni ! I concorsi per il personale di ordine, e cioè per i Distributori e Coadiutori, non si sono banditi dal 1908 in poi; il che vuol dire che i più giovanetti non possono avere meno di 45 anni : con una media C'hesi aggira sui sessant'anni. E dire che il distributore e coadiutore, ma il primo specialmente, dovrebbe essere assai ;;iovane e agile, per correre lungo le sale, portare grossi volumi, salire con facilità le scale a piuoli, dare insomma quel tono di agilità e prontezza che formano il maggiore ornamento delle biblioteche fatte bene e danno, allo studioso che aspetta, al pubblico che vede, una giusta soddisfazione. II numero! La Biblioteca governativa di Berlino ha 320 impie– gati, essa sola, e molte altre raggiungono cifre cosp~cue ; ~utte le biblioteche statali italiane, che sono in numero .magg10re d1 quelle 36. - Pèoaso. BibliotecaGino Bianco
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