Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931

546 M. _}loretti anche lei di sottecchi, e lei si sentiva guardata e giudicata come una cosa qualunque, come la cappa del camino (o come la macchia prodotta dal lume a petrolio d'una volta, in mezzo al soffitto ?) e aveva finito d'averne quel lieve imbarazzo sentendosi finalmente tranquilla. · Mettere lui, Palon, di professione parcenévolo, e non dei mag– giori, fra « quelli del solino)), diciamolo francamente, era troppo. Vedeva bene lei stessa ch'era costretto ad aver per amici parcenévoli più grandi di lui, più fortunati di lui, parcenévoli coperti d'oro, ma che non valevano la sua compagnia. Lo abbassavano forse i compa– gni. E non par possibile che i compagni debbano essere spesso i rivali come gli amici i nemici. Signori ,,eri la Barabina ne conosceva ed erano quelli che si mostravan ghiotti di pesce, tanto da parer tutti mangioni. Fosse vero che i signori son tutti mangioni e non si saziano mai si che le reti, sia la bilancia, sia la tratta, sia il saltarello o il cogollo, lavorano tutto l'anno per loro? Certo è che la gente felice vuol fare anche le belle pappate e in paese di mare, dite quel che volete, il miglior amico è il parcenévolo. Cosi la Barabina s'era accorta pre– sto che la gente facoltosa cercava di Palon, gli dava confidenza, magari lo adulava e gli yoleva bene per interesse. C'era in vista allora un grande, spropositato brodetto. I mangioni venivano a cercarlo a casa il loro uomo di fiducia, parlavano a lui con premura. - In pescheria non e' è, in « conserva)) neppure, in casa meno che mai. Dove sarà andato a finire ? - Forse, -- rispondeva lei con ogni riguardo, - all'osteria della Bicicletta. Ci va qualche-volta. - Alla Bicicletta non e' è: - E al caffè di Liàndar? - Macché; neppur da Liàndar. Ci ho mandato la mia serva e non c'è. Ditegli che stasera ho una cena e che non mi deve far sfi– gurare perché la gente vien da lontano. Veda di procurarmi un « sanpietro )). , - Va bene: un « sanpietro )) per il risotto. - Lo sapete anche voi eh' è per il risotto ? - Sissig·1,:10re.Mi metto il fazzoletto in testa e vado a vedere. - Oh: e se c'è qualche pesce grosso, difficile, me lo deve portare bell'e preparato. Io ho una donna di servizj.o che non sa far nulla, è delicata, ·è fidanzata, non può entrare con le manine nel ventre dei pesci. Dite a Palon che il cc ane)) Ìne lo faccia pulire da uno dei suoi garzoni, e il resto pure; se no, non lo pago. - Di garzoni non e'è bisogno, - assicurava lei con orgoglio. _;_ Palon sa pulire il pesce da sé. BibliotecaGino Bianco

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