Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931
Giosue Carducci e Ottaviano Targioni Tozzetti 535 . Illustre Signor<;, [Firenze, maggio 1858). N-on osai rispondere alla lettera con la quale la Signoria Vostra si compiacque di manifestarmi il gradimento suo per la meschina offerta delle mie rime; credendo io che gli uomini grandi debbano essere più che si può risparmiati da noi piccoli, e temendo non le mie ciance venissero a distornarla quand'Ella attende a degne e utili cose. ,Sì però non saprei dirle a parole che fosse per me quella sua lettera, e come il ripensare che Terenzio ,Mamiani scrivendomi così amorevolmente mostrava di credermi non inettissimo mi facesse comportare, e di lieto animo, l'accanimento furioso col quale si degnarono di perseguitarmi certi gazzettieri scusabili in questo che · io giovenilmente franco non avevo celato il dissentir mio da loro, e schivo di natura e solitario di costumi non volli propiziarmi le loro gelose divinità. Onde era ben ragionevole che il mio procedere fosse chiamato arroganza ed orgoglio; e che fossero trovate su 'l conto mio novellette felicissime, e sparse pe' crocchi e stampate; ragione– vole ancora che i tanti costituitisi un tal tratto maestri miei si cre– dessero daddovero tenuti a darmi una lezione .di umiltà e di carità. È certo che compirono evangelicamente la« missione>> loro. Del che non curai:, che faceva cotesto a me onorato dall'aggradimento di Terenzio Mamiani? Del quale è superfluo dire· che mi custodisco nel cuore gli avvertimenti e i consigli come norma di verit:), e dirittura, se mai potrò fare qualche cosa. Fin qui ho importunato la Signoria Vostra con parlarle tanto di me a lunga ora; ora che dirà Ella se valendomi così presto della generosa esibizione che mi faceva in fine della sua lettera del Set– tembre '57 verrò ad importunarla con due richieste? le quali, seb– bene non muovano proprio da me, ho preso incarico di farle rispet– tosamente. Uno scultore amicissimo mio, Enrico Pazzi ravennate, che di– mora in Firenze ha eseguito con plauso degli intendenti il modello di una statua di Dante inteso come poeta politico d'Italia. Vorreb– besi porre in Firenze; e il Pazzi donerebbe le fatiche sue d'artista. Per le spese materiali fu aperta una sottoscrizione e si desidera che anche dall'Italia non toscana si concorra alle spese d'un'opera tutta regionale. Sono io ardito, illustre Signore, inviandole un modulo della sottoscrizione e pregandola dell'inclito nome; del che Le sarei obbligatissimo e gratissimo, come di decoro ed incoraggiamento arande e anche il buon Pazzi. - Ancora : alcuni amici qui di Fi– ;enze ~vrebberÒ pensato di compilare un giornale di lettere ita– liane. Intitolato Il Poliziano mirerebbe con tutta modestia al fine di tenere al possibile viva la tradizione del pensiero italiano lette– rario : per ciò tratterebbe la filologia classica e la italiana, pubbli- ibliotecaGino Bianco
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