Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931
./ 516 ,.,, L. Pescetti Aspettando una tua risposta, la quale mi sarà carissima, ti au– guro la vita men noiosa di quello che sia in effetto, o di quello che è almeno pel Pisa, 5 Maggio 1855. tuo affezionatissimo amico GrosuÈl CARDUCCI. Da Piancastagnajo, nell'ottobre, quando pareva ormai vinta l'epi– demia colerica che aveva infierito anche su quella bella terra toscana, - e Giosue, col padre medico e col fratello Dante, si era strenuamente prodigato nell'assistenza ai malati 1 ), - il Carducci dirigeva all'amico le tre lettere che seguono. Nelle prime due, il giovine trascriveva, per averne un giudizio e suggerimenti, una sua canzone A Erurioo Pazzi) quando scolpiva il busto di Vittorio Alfieri e altri d 1 altri illustr'ri, uo– mini 2 ). Il Pazzi, come è noto, scolpi i busti del Parini, del Monti, del Foscolo, del Leopardi, del Giordani, oltre quello dell'Alfieri; e il Car– ducci e i suoi amici vagheggiarono per un momento l'idea di formare un volume, misto di poesia e di critica d'arte, ispirato dalle sculture del fervido e patriottico artista, volume che avrebbe dovuto iniziare una violenta reazione contro la beghineria religiosa e, intellettua,1e di quel tempo. Invece. usci poi la Diceria del Gargani. , Il Massimo della prima lettera è evidentemente il Leopardi, il quale, insieme col Giordani, appare come il nume tutelare-di que' giovani neo– classicisti 3 ). E alla memoria del Leopardi ~ del Giordl:}!ni il Carducci dedicherà poi, nel 1857, il volumetto deille sue prime rime. Si noti inoltre, nella prima lettera, l'accenno premùroso al fratello Dante, che era la spina della famiglia, tutto perso dietro alle, donne, strano e fantastico; e Giosue voleva, ad ogni costo, dis.toglierlo dalla piccola e pettegola vita campagnuola indiriz-zandolo a qualche profes– sione; ma per quanto si adoprasse insieme col padre,, non riuscì mai nel suo intento, e tutto, c.ome si sa-, finì tragicamente. Le meste parole di cordoglio che si leggono nelia terza lettera sono per la morte d1:l padre del T·argioni Tozzetti. Caro Ottaviano, B:o ricevuto contemporaneamente due tue lettere; e tutte due, come ti puoi credere, mi giunser carissime. Ti ringrazio di tutte le nuove che mi dai : nelle lodi però di che ti piace proseguirmi credo abbia gran parte l'amore che moltissimo mi porti. Né senza l) Su questo episodio della adolescenza del Carducci si legga il cap. VI, del citato libro del FATINI. 2 ) Opere, V1I, pp. 141 sgg. 3 ) Belle pagine intorno all'entusiasmo e alla devozione dei" « Pedanti » per il Leopardi e il Giordani ha il GALLETTI,op. cit., I, cap .. VI. BibliotecaGino_ Bianco
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