Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931

C. LIN_:lTI, La regione dei laghi ecc. 635 di letture tenute al Lyceum fiorentino sotto il titolo Vision,i spirituali ·d'Italia, - per i ricordi fogazzariani che vi sospettavo. Mi pareva fatale che uno strapaesano co:ru.eCarlo Linati, pa,rlando de' suoi laghi (per chi non lo sapesse, e_gliè nato a Coono) si rifugiasse negli aspetti pi_ùimmuni da soprastrutture di ville e di hòtels, più intatti nella loro vergme natura, che 1sonopoi anche gli aspetti dei quali più si compiacquero Manzoni e.... Fogazza,ro. E poiché in un indimenticabile libretto, Sulle orme di Renzo, Lina.ti aveva già pagato il suo tributo d'ammirazione allo. scenario ma,nzoniano (c'è in quelle pagine una deli– ziosa discesa in cornballo, la vela, quadra gonfia di breva, per quel gran corridoio d'acque che ha Lecco nel fondo, e Pescarenico laggiù, romita terricciuola), qualche cosa mi diceva ch'egli dovesse pagarne un altro, affac.ciandosi, sul lago di Lugano, a quel feudo di poesia il quale giace tutto, in Valsolda, sotto il dominio spirituale, di Antonio Fogazzaro. Fatto sta, che se i Promessi sposi si son presi, in questa Regione dei laghi, due pa,gine, Piccolo mondo antico ne ha, volute per sé più di otto. « Le cose non appaiono di molto mutate», scrive dunque Linati, « nei paesi della marchesa Maironi e del tartufo Pasotti. Venendo dalla strada di Porlezza .... >>. Ecc.o, la strada non c'era a quei tempi là. E chi si mescoli oggi alla gentuccia del luogo, sentirà unanime la ,deplorazione ch'essa si sia fer– mata stagnando in un largo dinanzi al Ristorante Pensione di Albogasio inferiore, ch'è poi l'ultima casa di questo; per chi venga da Porlezza, e la prima sull'umile viottolo proseguente per Oria, stretto tra una siepe di convolvoli, dalla parte del lago, e il pendìo erboso del monte, dal– l'altra, variato da vigne e campicelli di patate e, di fave. Dicono i soste– nitori delle ragioni dell'Italia: - Arrivi la Svizzera a soli mille quat– trocento metri dal confine, come siamo giunti noi, e la nostra strada riprençlerà. - Dicono i sostenitori delle ragioni della .Svizzera (con minor forza di per,suasione però, dal momento che la strada da Lugano per Castagnola, e Gandria dista anc6ra dal confine più di sei chilome– tri) : - Il Governo federale è pronto; ma ha chiest o al Governo regi.o di trattare, prima, pel raccordo dei due tronchi strada.li. - Quest'agosto,_ i proprietari del Ristorante Pensione d' Albogasio in feriore, marito .e moglie, mi mettevano sotto gli occhi, infervorandosi, un numero dello svizzero Corriere del Ticvno del 5, e della Provvncia di Como del 7: botta e risposta; ma i due fogli si trovavano d'accordo nell'esprimere la spe– ran,za « di veder rifiorire i paeselli di Piccolo mondo antico· » per virtù della strada. - Ah, se il senatore Fogazzaro, - concludevano i miei interlocutori, - se ne fosse intffi'essato ai tempi suoi! ... - E sospira– vano: - Ma lui era contro la strada. - Veramente, in quella specie di premessa poetica a Piccolo mondo antico ch'è Valsolda, il senatore Fogazzaro s'era espresso così: « I ti– midi pae,selli ,son bene allacciati fra, loro da una maglia di stradicciuole in gran parte pulite e comode; ma i giganti che sorgono alle spalle e ai fianchi· di quei paeselli le troncan tutte per modo, che, quando il lago va sulle furie, soltanto gli u~elli e le onde pos,son toooa,re, quel– l'isola». E in Piccolo mondo antico: « aveva preso, a piedi, la straidic– ciola che, come tutte quelle del mio piccolo mondo antico e moderno, lioteca Gino Bianco

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