Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931

424 lv. Tommaseo - Pio IX e Pellegrino Bossi amici di repubblica all'incontro accusano ~li amici al Piemonte, e raccontano come lo Sterbini nel quaransette avverso all'Azeglio, ito nel quarantotto a Torino ~l congresso della confederazione fu– tura, dicesse a non so quali piemontesi nel partirsene: V'aspettiamo a Roma. Forse è favola il detto; e fosse anche vero, non prova. Altri afferma che eRso Sterbini ricevesse dal .Piemonte danari; ma questa è da porre accanto all'accusa lanciatagli dal marchese Gual– terio 1 ) che lo fa spia di Napoli: le quali parole pronunziare senza documento e,senza nome è un vituperare sé stesso. Cessino i partiti dal riversare l'uno sull'altro, nonché l'infamia de' misfatti, la ver– gogna de' falli. Se e'avesse a cercare non la, mano ucciditrice, che meno importa, ma sì la cagione che preparò l'omicidio, trovereb– besi essere. la educazione non data, o la trista educa,zione data al popolo romano e romagnolo da' preti. La croce avvolta allo scettro non seppe scuotere da mani eristiane quel pugnale ch'è stimato cosa a,nco tra,' popoli infedeli e barbari scellerata. Ooloro che più veramente uccisero il ministro di Papa Pio furono i Centurioni e cèrti Cardinali di l'apa Gregorio. Del resto le declamazioni peggio che rettoriche contro il pu– gnale italiano ricantate da' Francesi e da altri, corrispondono bene alle declamazioni peggio che arcadiche ricantate da certi Ita– liani in onore de' Bruti. Non era nato né allevato in Italia, ch'io sappia, Luigi undecimo, padre legittimo del Danton, e mi pare che• questi due nomi valgano per pugnali dimolti. Non era italiano quel Beza che un omicidio· a tradimento fatto per causa religiosa dice opera d'ispirazione divina 2 ); non era italiano quell'ammiraglio 3 ) che dà venti scudi per paga,re la straordinaria vocazione dell'ucci– sore del,Duca di Guisa; non erano.italiani coloro che ringraziavano ne' templi solennemente Dio d'omicidio violento; non è italiana la signora Dudevant che piglia accademicamente il soprannome dì Sand; non è italiano il Duca di Praslin che configge il ferro porto– gli da una francese 'nel petto alla .figliuola d'un còrso 4 ). Lasciamo. pure che Francesi, a questo proposito accusati da Inglesi, rispon– dano rammentando uccisioni fatte da mani inglesi a tradimento, e diciamo che il pugnale così come il martirio, il delitto così come la virtù, la bellezza così come la mostruosità, non ha patria. NICCOLÒ TOMMASEO. 1) F. A. Gualterio, piemontese, autore dell'opera Gli ultimi rivolgimenti ita– liani (Firenze, 1$59-51). 2 ) Théodore de Bèze (1519-1605), francese come tutti gli altri ricordati pifl. sotto, che esaltò quale atto ispirato l'assassinio del Duca di Guisa. 3) Gaspard de Coligny. 4 ) Il Duca cli Ohoiseu,1-Praslin, istigato dall'amante, uccise a pugnalate la mo– glie, che era figlia del còrso generale Orazio Sebastiani. BibliotecaGino Bianco

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