Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931

410 N. Tommaseo X. - NORMEJ MORALI Dlll' GIUDIZII POLITICI. Il rivolgimento morale (che è ben più che il politico) nato dal dì sedici di Giugno del qua,ransei al dì sedici di Luglio 1 ), e venuto precocemente maturandosi ne' mesi poi, era tale che i più aud~ci no– vatori, all'a,gonia di Gregorio, non potevano né sperare né imma– ginare tanto. Pio, od il suo nome, se così piace, ha creato una nuova vita politica; e il Conte 1\famiani a' dì ventinove <l'Aprile del qua– rantotto lo diceva egli stesso iniziatore dell'-italiana rigenerazione. Or quando e' fosse pure diventato poscia uno scellerato, a, titolo di tale iniziazione meritava riguardo. Ed è legge morale e civile che uomini indegni non sono da Dio, o, sè così piace, dalla natura delle cose fatti meritevoli d'iniziare le cose grandi. Certamente quello che Pio fece non era che il suo stretto dovere ; ma e' poteva non farlo, poteva rinvolgersi, come Gregorio, nel manto papale, e fare còme lui una mascherata stupida e schifosa di sedici o meno o più anni; poteva fare H dover suo in modo meno spontaneo e meno effi– cace. E forse, se Pio dava meno, o gliene sapevano i più maggior grado, o i pochi non torcevano contro lui stesso i suoi doni, o tanti, meno abbagliati dalla speranza di bene non acquistato con la pro– pria fatica e col dolore proprio, non pretendevano da lui tanto, e facevano qualche cosa da sé. Quest'uomo, o, se così piace, il suo nome, rese pratico a un tratto e popolare ()nel sentimento di indi– pendenza di nazione che in pochi covava isegreto, ne' più giaceva quasi come sepolto. Ho detto ch'ei non iniziò per paura, ma per co– scienza; ora dico che non fece per ambizione, giacché ambizioso non si mostrò nella sua, vita mai, e non strisciò cardinalescamente per i sacri palazzi. :Maquand'anco ambizione ci fosse, quand'anco si voglia che le lodi profusegli da altri con inverecondia maligna, da altri con precipitosa credulità, o lo sospingessero o lo arrestassero nel rammino: quand'anco ciò fosse, o peggio, se noi ci mettiamo a, frugare nelle intenzioni degli uomini, a denigrare la luce, ad avvi– lire l'altezza, a ridurre in computi l'affetto sotto colore che l'affetto altrui non sia altro che computo, noi estinguiamo l'ammirazione, ~a gratitudine, il senso del bene e il concetto ,]i quella. Quando Pio nono commetteva a un pittore la cena d'Emmaus col motto cogno– verunt eum in fra.ctione panis, certamente egli intendeva ritrarre il modo come a lui sarebbe piaciuto governare altrui e sé stesso. Ed a~::11valasciarsi g~ve;nare. da co.nsigli animosi; dacché i consigli vili non sono consigli ma mtopp1. E lo prova il conto che fece del l_ibro dell'Azeglio, ardito per quella stagione; nel qual libro, chi 1 ) Dall'elezione di Pio IX alla memorabile amnistia. BibliotecaGino Bianco

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