Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931
Pio IX e Pellegrino Rossi 4.09 fratricidii 1 ), non aspettando di piangerli a cosa fatta. Che fosse il Concordato tra Russia e Roma nel Dicembre del quarantotto non saprei : poca cosa di certo ; ed è a dolersi che le miserabili occupa- . zioni del regno ruhino al Papa tempo e ardimento da provvedere alle necessità di milioni d'anime aggravate. Un milione d' Armeni scismatici invocava Pio per sottrarsi alla Russia; ma il prelato che allora era a Costantinopoli_ prese la cosa tanto pedantescamente, e tante cerimonie richiedeva da quella gente, che al modo orientale ama piuttosto indovinare e essere indovinata che spiattellare le cose (cerimonie le quali gli Apostoli, convertitori molto sufficienti, non domandavano, che si sappia, ad ebrei o ad idolatri), che svo– gliati gli Armeni gli voltarono le spalle, e così senza colpa di Pio fu tardato alla Chiesa un nobile incremento, e fu indugiato all'Oc– cidente con l'Oriente anc6ra troppo lontano un vincolo preziòso. Nel quaransette Pio raccomandò gl'Irlandesi, il cui campione ve– niva agonizzante a chiedere la benedizione di lui e spirare l'anima eloquente nell'aria italiana 2 ). Circa quel tempo convenivano, quasi come nel medio.evo, legati a Roma da molte parti del mondo. Gior– nali greci e turchi lodavano il Prete di Roma; un ambasciatore tur– co veniva, e, visitato lui, voleva pur vedere Sinigaglia sua patria 3 ). Nel Gennaio del quarantotto presenti del Sultano; nell'Aprile in onore di Pio festa in 'runisi. Egli invia al Tu.reo il novello Patriarca di Gerusalemme, soprastante a tutte le missioni d'Oriente, e il Turco l'accoglie a grande onore. A Pio doni e inviati dell'America spagnola; il Presiòente degli Stati Uniti nel quaransette lo no– mina riverente; e quelli uomini. dotti della libertà e non ligi al Pontefice, compiangono l'incostanza delle moltitudini, e le loro speranze stravaganti, e l'impeto delle pretensioni, e l'irragionevo– lezza del negare ogni bene iniziato perché l!On ogni bene venne in un'ora compiuto. Insomma, se non per merito di Pio, a proposito di lui ricominciasi a lodare l'Italia; di che, se d'altro non fosse, ogni anima onesta gli dee sapere grado. Il suo nome, foss'anco un nome vuoto, ci fu guida, bandiera, principio. d'unità. Noi non dove– vamo a nessun patto disfare tal fama, perché ad avvilire quel nome più ci si perdeva noi ch'esso. Gli stranieri non altro sapevano se non che Pio nono era il riscuotitore dell'Italia, dall'Italia gridato per tale con grida anche troppe ; non altro sapevano gli stranieri che questo: e prima d'intendere le nuove nostre ragioni così subita– mente scoperte e acquistate, eglino avevano il tempo di disprezzare l'Italia·, e di darle addosso, come fecero fedelmente. 1) La guerra civile conclusasi con la disfatta del Sonàerbund. 2) Daniele O' Connel, il grande patriotta e agitatore irlandese, U cui viaggio a Roma fu troncato dalla morte in Genova il 15 maggio 1847. 3) Chekib Effendi, venuto nel febbraio del '47 a r~ndergli omaggio in nome del Sultano. blioteca Gmo Bianco
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