Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931
408 N. Tommaseo possibili e debite grandi cose: ma con che diritto e con che fronte pretendere che tra codeste volontà fragili come canna spezzata s'alzi una volontà intera e ferrea ? Come richiedere codesto miracolo per l'appunto da un uomo dell'ordine che più da tafoni si spregia, da un prete? Prete iMastai, e per il temperamento suo troppo nervoso e per gli abiti della vita e per le qualità della mente, è uomo irreso– luto e d'idee incerte, e che ha bene definito sé stesso paragonandosi a un sasso che, la<l.doveè caduto, si ferma. ]Ìjgli sente più che non intenda; è una delicatezza angusta la, sua. In un decreto egli parla del suo cuore paterno; meglio dire, materno 1 ) : più di curato che di vescovo, e men di principe che di conte. Egli sente la gratitudine; ma pare che troppo l'attenda da. altrui, aspettazione grave di disin– ganni amari. ~J troppo spesso eglì parla di gratitudine, troppo di limiti ne' quali vorrebbe contenere le volontà riluttanti: vorrebbe, e non può. Ma quest'anima non forte al modo de' Bruti e de' Danton operò, con poche parole e con pochi cenni anziché fatti, quello che spiriti e ingegni più forti non seppero e non sapranno. I Ro:rnani si acri, a lui rispettosi sul primo, anzi amanti; i suoi colori i colori d'Ita– lia; l'imma,gine sua in pezzuole, in tabacchiere, in ispilli, in fer– magli : per due anni, tutto quanto si fa, sente Pio. Luigi Filippo, che prima d'ammonirlo, doveva sorreggerlo, gli fece il maestro, dacché indizio di vicina caduta è· il non conoscere gli uomini e le idee nuove che sorgono : ma la nazione francese con tutta Europa sentiva la riverenza debita alle intenzioni allora significate dal– l'uomo; e il signor Thiers, che nell'ingegno talvolta trova il supple– mento della coscienza, il signor Thiers era interprete di tutta Francia quando iµ ringhiera esclamava: Coraggio, Santo Padre 2 ) : parole che troppo rammentano il Molière, e che fanno tanto più sentire l'autorità di quelle che in onore di Pio profferiva Roberto Peel, uomo in cui l'altezza del senno era fatta veneranda dalla pro– bità della vita. Pio nel Luglio del quarantotto riconobbe la Repub– ~lica sbanditrice di Luigi Filippo. E nel quaransette rigettò la mediazi9ne profferta dall'Usedom in. nome del Re di Prussia che voleva intromettersi tra Austria e lui per distendere l'occupa~ione dell'armi tedesche alla città di Ferrara tutta quanta· e il Nunzio V . ' iale) che pareva volere accettare la mediazione ignobile n'ebbe . , riprensione da Roma. Miglior Nunzio in !svizzera il Luquet uomo di sensi italiani,• del quale poteva Pio usare meglio per anti;enire i 1 ) Molti dei biografi di Pio IX ne rilevano il temperàmento più femmineo che virile. El anche il Capponi cosi ne scriveva al Tommaseo nel '51: « Il suo vizlo non è altro che l'essere troppo dolce, e se gli volessi scagliare addosso un ~pi– gramma, lo chiamerei papessa» (Oarteggio cit., III, 102). 2 ) Nel discorso politico pronunziato al Parlamento il 4 febbraio del '47. Biblioteca Gino Bianco
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