Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931
392 G. Deledda secondo lo si giudicava. La semplicità, anzi la povertà del luogo, aveva un senso di purezza, di lontananza dalla vita comune degli uomini : attraverso le tendine trasparenti si vedevano i muri della chiesa, e pareva di essere 11.ellapiccola foresteria di un convento, ospitati gratuitamente per l'amore e la gioia di Dio. Egli disse: - Come fa, signorina, a vivere tutto l'anno in questo luogo? Ella, c 1 h.e si era rimessa a sedere, (la madre stava sempre di là, occupata con le sue pa,gnotte) hitintivarnente si aggiustò i capelli e il bavero bianco del vestito: poi riprese a parlare çalma e giu– diziosa: - Anzitutto non si sta qui tutto l'anno. D'estate e buona parte , dell'autunno andiamo alla miniera: c'è più fresco ed è tanto bello. Qualcuno viene a trovarci. Si suona la fisarmonica e il mandolino : si balla, anche. Le notti di luna sono meravigliose : tutta la mon– tagna, sembra d'argento. Il nonno brontola; poi, un bel momento, sparisce, col suo cane. Dove vadano non si sa, perché qui in paese non tornano. Qualcuno dice che si nascondono nella miniera; e non si rivedono se non quando noi si sta per andar via. Al ricordo del vecchio stravagante, a ncora una volta l'inge– gnere pensò che forse era meglio tronca.re l'affare: anzi gli parve una cattiva azione il trattenersi alla tav ola delle Gilsi: eppure qualche cosa lo seduceya_. lo incantava, forse per effetto del vino, del riposo dopo il viaggio, dell'impreveduta ospitalità offertagli; e sentiva che si sarebbe volentieri fermato lassù, almeno per una breve sosta, almeno per sentir chiacchierare la signorina Gilsi. Ella proseguì : - D'inverno, certo, la vita quassù non è piacevole. Freddo molto non fa, ma siamo spesso bloccati dalla neve; e a mala pena arriva la posta, che del resto consiste in qualche giornale per· il parroco, il dottore, il podestà. Il dottore ha quasi cento anni, e i malati devono andare in casa sua per farsi curare. Fortunata– mente, di malati non c'è che qualche bambino con l'indigestione, e in tutti i casi il dottore ordina aqqua fresca a volontà,. Il parroco invece è giovanissimo, pieno di vita e di iniziative: iniziative che cadono a vuoto, perché qui c'è poco da fare. Gli abitanti sono su– perstiziosi, più che religiosi, e ricorrono piuttosto alla fattucchiera che al prete. Oh, se le dovessi raccontare certe storie ! Anche il mio nonno e la. mia mamma sono superstiziosissimi. La mamma, per esempio, crede che il giovedì porti fortuna, e quindi si è molto rallegrata nel veder arrivare oggi il signor ingegnere. - 'Meno male. E lei ? - Anche per me il giovedì è una bella giornata : perché io, Lei deve sapere, sono la maestra del paese. È vero che mi tocca di la– vorare lo stesso : si fa il pane, io e la mamma. - Allora mi dispiace di averla disturbata. BibliotecaGino Bianco
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