Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931
510 L. STR.A.CHEY, Portraits in Miniature sce1Uanee, da cui testé John Oolli~r ha tratto un'antologia tra le più ric– che cli piacevolezze, abbonda cli caràttèrizzazioni so~marie e pungenti, il– luminate e concluse in dieci righe. « Una biografia dovrebbe essere o lunga come quella cli Boswell o corta come quella cli Aubrey. Il m~todo del– l'enorme ed elaborata crescenza che produsse la Vita di Joh11,,Sor,, è eccel– lente; ma, in difetto di questo, non atteniamoci alle mezze misur?, la– sciateci avere il puro essenzia,le: un'immagine vivida su una pagma o due, senza spiegazioni, transizioni, commentari, inzeppamenti.. .. >>. Comunque sia, i diciassette schizzi o scherzi biogTafici che Lytton Strachey raocoglie nel suo nuovo libro debbono considerarsi quasi tutti, se n~ togliamo i sei ultimi dedicati a presentarci in profilo sei sto– rici inglesi, Hume, Gibbon, Macaulay, Car.lyle, Froude e Creighton, non come esposizion,i d'un nuovo o rinnovato metodo biografico, ma come divertimenti di un critico e storico, che, imbattutosi lungo il corso, delle sue letture in alcuni tipi ecc.entri.ci deilla vita ,!_ett~raria e mondana del settecento ,e dell'ottoc~nt o, ha volu to fissarne con amenità i caratteri essenziali, sapendo che non avrebbe mai tentato di loro, anche se rap– presentativi ,e ricchissimi di sostanza vitale, un ritratto compiuto. Uno Harington, un Muggleton, un Dr. North, un Dr. Colbafoh, sono figure di secondo piano, s~bbèn piene cli rilievo, intorno alle quali Lytton Strachey non può soffe['marsi a lungo. Gli basta di coglierne lo spirito, di· ridestarne bravamente qualche guizzo dell'intima fiamma, di rinar– rarne l'avventura più comica o più tragica, tra mille altre avventure e mille altre figure d~l loro tempo, cli a0cusarne le colpe o le debolezze, le malinconie, le ubbie e le fobie, con una esecuzione rapida e sapida, .che lascia, dietro le sue fosfore,scenze, .inevitabili ripr~se di curiosità. Se coi Ritratt,i in mri,11,iatura Lytton Strachey voleva mostrarci che la sua vena, è ancora fluida, che la sua presa di possesso di caratteri tempi atmosfere è ancora pen~trante e mordente,, e la sua forza di sintesi ap– puntata non in teoriche, ma in aneddoti e in definizioni, è ancora ela– stica e sarcastica, egli vi è perfettamente riuscito. Di rado lo sforzo che compie per far scattare la molla che pone in movim~nto i personaggi della sua caleidoscopia biografica si rivela. Ma bisogna dire che le sue figurine sono scelte tra quelle in cui il punto debole può esser sco– perto e premuto facilmentei, che si presta.no senza complicate riluttanze al suo giuoco. Figure come quella di Haring ton, l'ispirato inventore del water-closet, o quella del Dr. Oolbatch, professore di casuistica ostinato invano, sino alla morte, a cercar di detronizzare il Master del Trinity College cli Oxford, Richard Bentley, indurrebbero anche un ritrattista, m~no esperto a trar buon giuoco dalle raffigurazioni epigrammatiche e gioconde. E bisogna anche aggiunge['e che talvolta, a scanso di impegno, il ritratto miniato di Lytton Strachey si limita soltanto al racconto d'un episodio, come nel caso del Pr~sidente De Brosses, del quale egli non narra che la economica bega col Voltaire per il rifiuto da.parte di questi di pagare un conto di duécentottan~una lira di legna. Il profilo del Presidente De Brosses si risolv~, in ultima analisi, nel profilo di Vol- - taire proprietario taccagno, testardo e, vendìcativo. Deciso a non tracciare dei suoi personaggi che un'immagine lumi– nosa e vibrante e a non isolarne che particolari caratteristici, LyttQri. Bib.liotecaGino Bianco ·
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