Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931
506 R. RADICE, L' eduoazione sentimentale con la, laurea in tasca al giovane Raul il papà e il fra.teno d'Estella non avrebbero risposta la parola che non pronunci0 Cambronne. Il campionario amoroso del giovane Raul, almeno quello reputato degno d,'istoria, non è molto ricco ; ma non manca di bei. pezzi, a°:z~ C'i son tutti i principali. Si comincia coll'amoretto scola,stico, la çhvma Lucilla (non era mancato un ·accenno, con qualche viva battuta, al pri– missimo amore colla, cuginetta) ; si sale subito, durante una vacanza, alla fantasticheria sensuale e lievemente morbosa del racconto « Il fidan– zato>>; dopo qualche altra esperienza con delle ragazze vicine di casa, s'affronta la rela,zione colla diva; dal loggione, d'un teatro popolar~ il giovinetto. bersaglia di discreti omaggi floreali la chiassosa bellezza d'una cantatrice d'operetta; poi s'incontra la fanciulla per la quale sul serio si prende la prima cotta, Estella; ma, l'opposizione dei ricchi parenti -è una barriera insuperabile; allora si ripiega verso il sentimento con Conchiglia, ma bisogna attendere la signora francese, nervosa e sen– sibile, perché il giovine Raul abbia finalmente la sua iniziatrice, la sua dolce Temira. Spupillato, dopo un tiepido tentativo amoroso con una signora poetessa, -che avrà preferiti certamente gli assalti del capitano, ,e dopo aver superata una piccola crisi estetistico-decadente (chi non ha scritto un Canto spirititale verso i vent'anni ?), il giovine Raul scivola verso un interme2zo ironico-patetico lil tono di Souvenir è tra i più indovinati del libro); finché, dopo un pezzo di cronaca pulita sulle fe– ste oentenarie dell'Università di Pavia e il breve idillio colla con1pagna di scuola lungo il fiume, egli fa punto con l'avventura della vedova. L'educazione sentimentale è finita; terminava, dice l'autore, l'ultima vacanza. Chi ha parlato di questa Eduaazione sentimentale l'ha consideratà' come la riunione di alcuni racconti, staocati l'uno dall'altro, piuttosto che come un libro nel suo insieme omogeneo. Mi pare invece che sia da considerare in questo· secondo modo, se se ne vuol -cogliere il vero signifi- , cato d'educazione, sentimentale d'un giovine dei nostri giorni, borghese e_di buona famiglia,. Perciò bisogna pensar.e al personaggio che racconta, nonosta,nte la stretta. relazione autobiografica, come a un altro perso– naggio del libro, appunto al giovine Raul, del quale non sarebbe difficile disegnare, un ritratto. Un ritratto metflfreale metà immaginario; o me– glio per una pa-rte da riferire all'autore, per l'a.ltra al giovine romantico ch'egli è; un giovine romantico che non ha letto solo Gozzano ma, sup– pongo, anche Gide; patetico ma anche ironico, sentimentale ma an:che sensibile ai contrasti umoristici. Qui 1 1 educazione sentimentale può coin– cidere con quella letteraria; e in modo cosi poco discernibile che non si sa quanto questa influenzi quella, e viceversa. L'importante è che n Radice sia riuscito a fondere in un tono spontaneo vita e letteratura; ·e può per questo raecontare con una voce propria la sua iniziazione ed esperienza sentimentale e amorosa. Piuttosto, non sempre questa unità è raggiunta; anzi lo stridore s'av– ·verte proprio in qu~ punti ove su un tono patetico, di quieta consta– tazione, è inserito un tono umoristico. E ciò avviene specialmente nei finali, non in tutti, di questi racconti; avviene nel primo ove il disincanto ,della «-cristallizzazione>> sentimentale è ottenuto per mezzo d'un par- BibliotecaGino Bianco
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