Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931
494 A. BANFI, Vita ài GaWeo Galilei sio11e stol'ica. Nessuna idealizzazione sul tipo dell' « eppur si muove>>: le deficienze di comprensione del Ga-lilei circa, la, portata dE:llconflitto,· 'taluni suoi artifici le sue debolezze non sono celate. Ma proprio questa esattezza e imparz{alità di racconto serve di antidoto alla sottile defor– mazione che l'episodio ha subìto nella esposizio:çie contemporanea _d~l Pastor, specialmente in quella del primo volume (cioè il XII della Storia dei papi, già uscito anche nella traduzione italiana). , Bene ha fatto in particolare il Banfi a riferire con sufficiente am– piezza circa la tesi del Wohlwill, che il divieto del Commissario del– l'Inquisizione del febbraio 1616 al Galilei « di tenere, ins,egnare o di– fendere in qualsiasi modo» l'opinione copernicana, sia stato, in questa forma precisa, un falso fabbricato per comodo del secondo processo. Il Banfi propende ad accogliere la tesi. Noi crediamo che la questione sia « adhuc sub judice » ; ma non possiamo non meravigliarci, che il Pastor se ne sia sbrigato in una nota di poche righe, rimandançlo al Grisar, che ha tentato la confutazione del Wohlwill. È. caduto in un errore, tuttavia, il Banfi, affermando che nella sentenza filiale il divieto, di cui si contesta la genuinità, non ricompaia. Di esso, invece, è fatta men– zione esplicita Elparticolareggiata. Esce anche liquidata, dalla narrazione minuta del Banfi, la leg– genda di un Urbano VIII, che, pa,sso passo, si avvia a far grazia al Galilei: salva, s'intende, la concessione iniziale degli « arresti in càsa ». In questa forma, la detenzione durò tutta la vita. Né egli P,Oté pubbli– care in Italia il suo ultimo libro dei Discorsi intorno a 'due nuove scienze. Morto, e diffusasi la voce, che gli si volesse eriger;e un monu– mento in Santa Croce, Urbano VIII fece sapere al Granduca, per mezzo dell'Inquisitore, non essere bene « fabricare mausolei al cadavere di colui ,che è stato penitenziato nel Tribunale della ,Santa Inquisizione .... perché si potrebbono scandalizza.re i buoni, con pregiudi~io della pietà di Sua Altezza». Circa la « pietra dello scandalo n papa Barberini s'in– gannava. Il monumento fu eretto solo nel 1737. In quanto al-·Dialogo dei massimi s·istemi, rimase proibito fino al 1835. LUIGI SALVATORELLI.' ANGELO Sooi:NI, Ariel armato (Gabriele d'Annunzio). - Mondadori, Mi– lano, 1931. L. 35. Dalla sua meritoria fatica di curatore dE:lll'Edizione Nazionale cli tutte le opE:lredi Gabriele d'Annunzio, Angelo Sodini deve aver derivato il gusto per le rarità bibliografi.che e per le notizie rare _che loro 11 i riconnettono. E ha fatto luogo anche a que.Ste nella storia esterna ùel suo autore, ché ta.le vuol esier,e il grosso volume di quasi seicento pa– gine in ottavo piccolo di cui viene ad.arricchirsi la coUezione Mondadori delle Scie. Gli eruditi gliene saranno grati, e i comuni lettori non gliene vorranno, tanto poco se ne appesantisce la pagina. Del resto se c'è un artista, il quale tra· le altre sue qualità vanti anche la bibli~filia non da pedante, ma da dilettante in senso ,squisito, questo è Gabriele d'Annunzio, e sarà lui il primo -a compiacersi di passare alla storia con BibliotecaGino Bianco
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