Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931

Settimanal-i 483 « Nutri una certa amicizia pel De Nittis forse perché potevano insieme, dir male di Napoli. Del Monticelli e del Modigliani, allora poco noti, non pare si sia ma-i dato per inteso». Monticelli? Ma Monticelli, pur d'o•rigine ita– liana, era nato proprio a Marsiglia,, nel 1824. Un rinnegato anche lui? Il Modigliani, sii.,era italiano, nato a, Livorno ma addirittura sessant'anni dopo Monticelli. •« Allora poco noti ? >>. A quali tempi si riferisce quel– l'allora? Quando nacque Amedeo Modigliani, il vecchio Monticelli non aveva più che due anni da vivere. Concetto Pettinato è un giornalista ammirevole per varietà di letture e per instancabile attività. Ma appunto perché ammiriamo la sua quoti– diana fatica, non vorremmo ch'egli sbagliando la, mira ferisse cosi con un colpo solo la verità, e un galantuomo come Edgar Degas: Ùn ga– lantuomo e un limpido artista, a noi Italiani tanto più caro perché, pur,e essendo egli di nascita e di famiglia francesissimo, è stato uno dei più fervidi studiosi e ammiratori della pittura italiana: della pittura del rinascimento, come si vede dai due album di disegni e schizzi che sono al Louvre, e dai tanti altri disegni di. lui dispersi nella vendita del 1919 e fatti in Italia, a Firenze, a Roma, a Siena, nel 1856, nel 1857, nel 1860, con copie attentissime, da Paolo Uccello, dal ,Signorelli, da Leo– nardo, dall'Angelico, dal Botticelli; e di quella dei fiorentini del tempo suo, come è provato dalla sua amicizia pel Signorini, dalla stima pel Fattori, dall'affetto per lo Zandomeneghi, veneziano prima infiorenti– nito e poi impariginito. Né lo studio dei nostri antichi fu pel Degas nnà pura esercitazione giovanile perché quel piglio risoluto, quei corpi snelli e scattanti, e quel modo incisivo di disegnarli •senza fermarli, im– parato dai maestri toscani, restarono l'inconfondibile ca,rattere di lui per tutta la vita. Ha un artista straniero, un modo più reale e più pro– fondo per provare, col meglio di sé, il suo amore e la sua fedeltà per l'Italia? Proprio il mese scorso sulla N oiwelle Revite Française André Lhote scopriva nell'arte di Degas i danni d'un'intelligenza troppo vigile e tesa. E poiché questi pretesi danni sono per me italiano i primi pregi di quel– l'arte, sentivo offeso in Degas un principio della nostra stessa civiltà. Adesso invece a Concetto .Pettinato salta, in mente di tramutare De– gas in napoletano e in rinnegato. Andiamo piano se vogliamo andar lontano. Pirandello in esilio. 27. settembre. Luigi Pirandello ha confidato a, )fario Ferrigni come e perché le sue commedie si rappresentino in Germania, in Austria, in Russia, negli Stati Uniti, e non si ra,ppresentino più in Italia: nemmeno quelle nuove. Mario Ferrigni ha trascritto le confidenze di Pirandello otto giorni fa sull'Illustrazione Italia;na. Silenzio generale. Che nessuno - se ne sia accorto ? Eppure Pirandello ha dichiarato, tra l'altro, che s'è dimesso dalla Società degli Autori; che non v'è posto in Italia per le ·sue commedie, anzi per le commedie italiane perché le, commedie straniere importate in Italia rendono agli importatori il cinquanta per cento e le commedie BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy