Pègaso - anno III - n. 10 - ottobre 1931

466 B. Oicognani altr'uomo da quello mostratosi con loro : « Cara :figliola, io sono qui per farla soffrire : ma non me ne voglia : è per il suo bene : abbia un po' di coraggio, e vedrà che un po' di coraggio è l'aiuto mi– gliore>>. Il tono era paterno. E Beatrice - Romualdo si meravi– gliò - aveva risposto. Aveva detto : « Son pronta a tutto>). Silenzio. Ma ecco ora l'urlo represso .... poi il gemito. La si– gnora Isabella s'era buttata, al primo erorhper dell'urlo verso la porta: le braccia di Romualdo l'avevan trattenuta: ella guardava· il genero con una faccia- sconvolta dall'ansia, gli occhi spalancati, la bocca tremante : « Oh Dio ! Oh Dio ! >). · - Stia quieta, stia quieta .... - E Romualdo capì che non era il caso di tenere la madre lì nella stanza accanto. - Ven_ga, si– gnora Isabella, venga. - No, fammi star qui, fammi star qui. - È un soffrire inutile. E Romualdo la condusse di là, nel suo studio. Quella mezz'ora parve a tutt'e due un secolo. Quando nel cor– ridoio la voce della signora Iginia chiamò : « Signor Romualdo!)), questi corse e fece strada al professore fino allo studio. La signora Iginia era rimasta da Bice .. Suocera e genero studiavano la faccia del clinico che era rimasto in silenzio tormentandosi la barba scomposta. - Carì signori, siamo di fronte a un caso difficile. C'è un'anor– malità di conformazione, aggravata da una debolezza di cuore : una debolezza, però, senza scompensi. ... per ora. La natura, che sa quel che fa, aveva disposto in modo da ostacolare il conce– pimento : il concepimento è avvenuto. Òra la natura farà di tutto per rimediare, per supplire, per vincere la disposizione che ci sarebbe all' a,borto: porrà in opera tutte le sue risorse per ve– der di portare a compimento la gestazione: bisogna aver ·fede nella natura. Bisogna aiutarla in questo lavoro suo, la natura, specie nei primi sforzi, ora nei primi mesi. Sommo riguardo, a letto il maggior tempo possibile, evitare i raffreddamenti,_ dieta speciale. E attenti, pronti a -intervenire se mai la natura non riu– scisse a compiere l'opera sua. Io, però, sono ottimista. Quel che ci sarà da aspettarsi è un parto anticipato : sarà difficile che la signora porti fino ai nove mesi. ... ina è tutto quello che io temo. Un'altra cosa, però debbo aggiungere: che ra,re volte ò trovato una donna d'un animo cosi virile come la sua signora consorte. E si capisce. È una difesa, anche questa, della natura. Una donna col cuore in quelle condizioni non resisterebbe se si abbandonasse al sentimento. E anche questa forza mi fa sperar bene. Madre e marito avevan seguìto il discorso del professore pen- BibliotecaGino Bianco.

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