Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

Villa Beatrice 327 Era nipote suo, codesto ragazzo: _e ella non sognava, no: stava approntandogli il corredo, un corredo che gli avesse a bastare degli anni, e che ogni giorno s'ammontava nel cassone: il cas– sone di castagno, fatto fare apposta per reggere ai viaggi di mare, ai trasporti per luoghi impervii, il cassone che un giorno, quando il viaggiatore sarebbe alla fine tornato tranquillo, awrebbe anch'esso posato, fatto eterno dalle intemperie, intriso di mare, adusto dal sole e dai venti, in una pesante immobilità imparata in fondo alle stive. E lei l'avrebhe tenuto, il cassone, in camera sua, ci avrebbe riposto la roba sua e avrebbe voluto esser messa in quello, da morta, se fosse stato possibile. Anche nelle espansioni .verso Pierino, nel colmo stesso dei tra– sporti che sapevan d'angoscia e di desolazione: « Chi sa quando ci rivedremo.- ... non la rivedrai più la tua vecchia zia)) - e se lo strin– geva al cuore come se ancora egli fosse un bambino,· accarezzandolo con lo struggimento di chi si vuole imprimere, dentro, una forma che non rivedrà più con gli occhi corporei, ma sarà poi la consolazione del cuore che la vagheggerà -, le sopravveniva il pensiero che, ep– pure, era a quel prezzo ch'egli sarebbe diventato, un giorno .... E al– lora, dentro di lei rigonfiava l'orgoglio d'esser la zia di uno che a sedici anni andava attraverso i mari a girare il mondo : << Fàtti vedere, fàtti vedere!>> : e lo contemplava ancora tutto; ora però con altra espressione, con altra intenzione. Poi, la riprendeva la tene– rezza: « :Mi scriverai, vero, non mi fara-i stare in pensiero ... ?>>; e si faceva promettere ch'egli le avrebbe mandato almeno al– meno un saluto via via da ogni porto a cui il bastimento avrebbe fatto scalo. Pierino passò quei giorni come in sogno : le facce delle persone d'intorno, le effusioni della zia, i pianti e, a mezzo, quei discorsi di lei come effetti di sole tramezzo alla pioggia, le gite con lei a Fi– renze per gli acquisti degli abiti e della biancheria : cose d'un'altra realtà da quella in cui fin a ora era vissuto: e un'altra atmosfera; e perfino le cose, l'aspetto stesso delle cose viste e conosciute si può dire fin da bambino, diverso, ignoto. E egli n'era stordito, durava fatica a raccapezzarsi; soltanto quando- serviva a tavola, gli pareva di esser nella solita vita, tornato lui; ma lui di prima che fosse accaduto quel che era accaduto: riprovava le stesse emozioni dei primi tempL Beatrice non aveva saputo altro che Pierino non s'era sentito bene e che il dottore gli aveva prescritto una vita più mossa, onde Romualdo aveva pensato di stradarlo al commercio. E il marito la aveva messa al corrente di tutto il piano fatto. - Non è troppo giovane ·? troppo bambino ? - Son cose proprio per quell'età, che van fatte al momento della Biblioteca Gino Bianco

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