Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

Villa Rea.trice 325 accanto ·qualcuno come la sua ombra. Egli per altro era come chi s'è svegliato e non si ricorda, non solo di quel che abbia sognato ma neppure del momento in cui s'addormentò. L'ultima cosa di cui Pìerino si ricordasse era quando il padrone, lasciatogli andare il braccio, s'era voltato a guardare la moglie; l'ultima impressione rimastagli: lo spavento che egli aveva provato, il gelo che aveva sentito in quel momento nel cuore. Poi non ricordava più nulla. La coscienza ricominciava con la sensazione di un faticoso risveglio, come quando si sogna di rimanere soffocati e si dura tanta fatica e ci si desta alla fine con la palpitazione. E ora tutta la sensibilità era rimasta come ova~tata: il passato gli appariva stinto. Però, lei. non poteva guardarla più, bisognava che non la guardasse: gli faceva male. - Non c'è dunque modo da te di saper nulla: non ti ricordi di nulla, non sai neppure perché ti sia saltato in testa .... va bene. A me non è piaciuto mai di far l'inquisitore. Però una cosa è certa, evidente; che tu, ragazzo mio, ài bisogno di una cura radicale. E Romualdo, che fin allora aveva discorso passeggiando, si fermò davanti a Pierino : - Se tu sapessi la rabbia che mi fai! a veder un uomo .... perché a sedici anni passati, uno dev'esser un uomo .... veder un pezzo di figliolo come te con la testa china fino a toccare con la bazza il petto ! Non so quel che ti farei. Pierino alzò lentamente il capo: la faccia aveva un'espressione smarrita.. - Uomini! e non molluschi. Il mollicume è la cosa che fa più schifo di tutte. E quando uno à la disgrazia d'una natura troppo mollicona, bisogna che trovi il verso di rassodarla. E se non è buono a trovarlo da sé, bisogna che glielo trovino quelli che gli vogliono bene. A te ciò pensato io: te l'ò trovato io: è un sistema antico, il sistema che usavano i vecchi per gli scavezzacolli. Il male in fondo è lo stesso. E i metodi antichi son quelli che dànno i risultati mi– gliori. « Dunque : intendi bene. Fra qualche giorno, il mio procuratore t'accompagnerà a Genova e tu t'imbarcherai, già t'im-bar-che-rai, proprio, sul bastimento che va a caricare le "Adis-Abeba"; e dopo quel viaggio ti rimbarcherai per Hong-Kong; e così ad uno ad uno visiterai tutti i mercati delle pelli, i mercati mondiali; e col tempo ti potrai ma,gal"i anche trattenere nei posti d'origine, passare delle stagioni 1:1; guarda ch'io ti metto in grado di diventare, sol che tu abbia un po' d'intelligenza e di buona volontà, un qualche cosa come da, noi non se n'à idea. Sta a te. Io, la strada te l'apro. Che se poi, invece, ti piacerà più di _smammolarti dietro chi sa quali fantasticherie, e seguiterà a puzzarti a sedici anni la vita, almeno "blioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy