Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

324 B. Oicognani vaste cucine a1werite, sotto le logge, sulle aie, giochi ,.,e balli : i giochi che serbano anco:va la rusticità millenairia : gli stessi an · cora dei tempi pagani e da cui fu l'origine prima della commedia, gli stessi : ancora le facce impiastricciate e tinte, la rozza favola grottesca, la mimica fatta di caricatura dall'imita,zione delle be– stie: i balli, come nn tempo al suono degli zufoli e delle zampogne, ora a.l suono delle fisarmoniche e dei mandolini. A Romualdo piaceva, tutti gli anni, di andare nell'una e nell'al– trili casa di quelle della, fattoria, e assistere ai divertimenti; e gra– diva bere alla salute delle giovinotte. S'era ripromesso quell'anno di andar con la moglie e i imoceri: far anche. a loro gustare, sia pure da spettatori, quell'allegria forte, antica e sanguigna così intonata alle cucine, ai focolari, all'odor delle stalle, alla bontà della terra, alla tenacità delle usanze, alla forza dei corpi, alla perpetuità della specie, e che a lui dava un senso di favoloso e d'eterno. ' E invece tutto era stato turbato, guastato; quanto egli s'era ripromesso di festosità, invece, :fin dalla mattin,a, era mancato: Beatrice sentitasi male e poi l'a,tto sciagurato di quel ragazzo .... Aveva l'anima amara, la bocca amara; ma nell'amarezza anche più commoventi salivano le musiche, i ,canti, le risa dalle case co– loniche illuminate. Qua e là gli aloni :fissi delle luci, e luci mo– bili. vagavano come grandi lucciole nella profonda ombra dei campi. CAPITOLO -IX. Tre giorni dopo Pierino usciva di camera. C'era stato un leg– gero risentimento bronchiale: cosa da 'poco. Intorno a lui, non ta_nto per gli ordini dati dal padrone, quanto anche per naturale disposizione degli animi, ma soprattutto per una certa suggez.ione veri-:ocolui che aveva provato .la morte, per un certo quasi religioso rispetto per colui che veniva dalle mani della morte, non una parola, a'intorno, non un'allusione, un accenno a quello che era successo. Soltanto la zia Raffaella, se lo guardava come un :figliolo perduto e ritrovato, e sosteneva un continuo combattimento con la brama che avrebbe avuto d'interrogarlo, d'investigare, di sapere : perché ? ma perché ? Ella era troppo astuta per non essersi accorta che la Teresina sapeva : tutti gli altri avevano delle facce nelle quali non si leggeva nulla, non era scritto nulla; e si capisce : Guglielmo, l'Ersilia, razza di contadini, esseri sigillati; nella Te– resina invece tutto era parlante. E la Raffaella tentò con tutti i mezzi, con tutte le astuzie possibili e immaginabili, di scalzarlQ, : ma pure non ci riuscì. · Pierino era continuamente sorvegliato: dormiva ora nella stessa camera di Guglielmo : e anche quando meno se lo credeva, si trovava, BibliotecaGino Bianco

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