Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

318_ B. Cicognani con dei l,ottoncini paonazzi rigonfi. Romualdo guarda; e poi nel distoglier~ gli occhi impressionati da quella vista, gli occhi gli si posano alla fine del f~rro della spalliera vicino al pomo d'ottone: vede annodato al ferro l'estremo d'una cigna e il cappio, formato con la fibbia, ciondoloni giù. Romualdo rialza gli occhi : la striscia. nel collo di Pierino : la striscia rossa escoriata coi bottoncini pao– nazzi: il segno della cigna, i buchi della cigna .... Passò qualche minuto di silenzio. I due intenti a quel ritmico alzare, distendere e ril)iegare le braccia delì'inanimato. Si sentivan soltanto, nell'andito, i singhiozzi della Raffaella e il bisbigliare di chi le faceva animo. - Ripiglia ripiglia.... - fece Guglielmo mentre il corpo di Pierino aveva delle contrazioni. - Ma ci vuol tempo: è uha, cosa lunga; lo so.... Ma ripiglia .... Siamo arrivati a, pepe: un altro mi– nuto .... che dico ? altri dieci secondi. ... - E portando la mano libera alla bocca, fece quel verso che dice « Addio !)). - Ma il dottore è stato chiamato '? Romualdo precipitoso uscì e appena nell'andito : - Via ! che qualcuno vada immediatamente a chiamare il dot– tore .. Cosa aspettavate ? Via! Tutt'una corsa .... - Non morirà, vero? Ormai non muore più, vero?, è salvo .... La Raffaella aveva preso le mani del pa.drone e le stringeva insieme nelle sue, come se dalla parola di lui dipendesse la vita o la morte di Pierino. - Sta' calma, sta' calma. Erano nel tinello. Romualdo si guardò attorno : erano soli. - Serrò l'uscio. - Ci vuole un po' di tempo perché riprenda ; ma ormai puoi stare tranquilla. Ma com'è andata? E come avete fatto? .... - Fin da stamani, dopo la colazione, m'ero avvista che aveva qualcosa. Tant'è vero _chenon volevo neppure scendere nel campo; ma poi ò detto: «Idee!>>. Però un animo .... come un presenti– mento .... Son tornata sùbito. E l'ò trovato segnato all'occhio-a quel modo. Sarà anche cascato, ma io ò avuto sùbito il dubbio che ci fosse sotto anche qualche cos'altro' e ancora non mi si leva di testa: ci deve essere stato qualche cos'altro: che cosa poi non lo saprei dire; ma anche dalle facce, da certi discorsi.... Fatto sta che lui pareva via con la testa .... - la percossa àll'occhio non po– teva essere .... - non dava retta, aveva uno sguardo .... e poi un fare .... Io lo guardavo con una pena .... Mentre s'apparecchiava, ò provato se mi riusciva di scoprir terreno; << Sei proprio cascato ? >> ; lui non m'à risposto e s'è chiuso come uno spinoso. Io però non l'ò • perso d-'occhio: è una cosa buffa, ma mi pareva d'avere dentro qualcosa, che mi dava ~mania. Sicché, quando lui, dopo aver finito di servire a tavola, non è venuto in cucina, io mi son messa Biblioteca Gino Bianco

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