Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

Villa Beatrice 313 Cercò di farsi invisibile; e, appena nell'andito, si nascos~ tra le mani il viso, e rasente il muro strisciò come se avesse la Teresina alle calcagna. Percorse l'andito, scese le scale : e allora di corsa fin in camera sua. - Non ci mancherebbe altro che cominciassi a, soffrire di questi isterismi! Li ò avuti sempre tanto a noia! Fammi il piacere, non ne parlare .... Dillo anche a Pierino che non ne parli a nessuno. Altrimenti, lo sai com e son fatti: com'è mio marito, mia madre .... Promettimi di sta.re zitta: tanto, vedi, ,è stata una cosa da nulla. È stato effetto del mosto. Ora mi sento benissimo. La Teresina promise. Ma certe promesse si sa come son mantenute. Appena messa in libertà dalla padrona, - : « Ma lasciami! Non vorrai mica, spero, starmi appiccicata tutto il santo giorno. Non ci mancherebb'altro ! Per un deliquio .... E poi, son tutti tornati : fammi il piacere : la– sciami.. .. Se fanno tanto di mettersi in testa ch'io mi senta qual– cosa, non mi dànno più bene))-, la Teresina s'era ritrovata fuori col suo innamorato e, stretti stretti, gli· confidava con quel pissi pissi delle coppie : - Entro e ti veggo la padrona svenuta e Pierino, quel santifi– cetur .... non te l'immagini mai .... invece d'aiutarla .... Non si può neanche dire; non si può neanche dire. Erano in una viottola appartata, dov'era passata digià la ven- demmia: una viottola con un balzo erboso in dolce pendìo. - Raccontami. ... Raccontami. Guglielmo aveva preso la Teresina alla vita. Alla fine del racconto erano sdraiati sul balzo ; ma la Teresina, a un tratto sorse a sedere, rossa e scaruffata, ché avevano udito sfrascare a una macchia lì presso: e ora, di sopra la macchia, s'al– zava. bianco, nel sole, il muso di una vitella che mangiava placida un tralcio. Intanto alla villa eran tornati tutti. Tòrnata la Raffaella: cc Pare impossibile come brucia il sole! e a entrare poi nelle stanze .... Son tutta rappresa)). S'era lasciata la pezzola in capo e s'era infilata un giubbino. E aveva ripreso a darsi da fare. Di lì a poco, era ritor– nato anche il signor Ermanno ; ma appena messo piede in casa, aveva anche -lui sentito il sudore rap,prenderglisi e gli era ve– nuto in mente .... : cc Dove ò lasciato il pardessù? Ah!)): ora si ricordava: l'aveva lasciato appeso a un albero; ma gli pareva fa. tica di ritornare laggiù. Proprio in quel momento ecco la Teresina. cc Mi faresti il piacere .... )): e le disse di che. A quella non parve vero. ~entre il signor Ermanno si tratteneva fuori a passeggiare BibliotecaGino Bianco Ì'

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