Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

Lettere di Edoardo Scarfoglio a Olga Lodi Ossani 269 IL MATTINO NAPOLI Cara Olga, XII. Sono arrivato, - pare impossibile, - vivo; ma temo di morire da un momento all'altro tanto qui il caldo è asfissiante. Ricordatevi che sabato o domenica dobbiamo partire. Comprate perciò in tempo, per non avere impicci all'ultimo momento : 1) Una macchinetta da caffè per 6 (prendetene una bella. e robusta, dal momento cilie poi me la dovrete lasciare). 2) Un chilogramma di caffè Moka che farete arrostire e ma– cinare con cura. 3) Due chilogrammi di zucchero in pezzetti. 4) Una bottiglietta di alcool (comperate una bottiglia robusta con tappo smerigliato). Saluti cordiali dal vostro IL MATTINO NAPOLI Cara Olga, SCARI<'OGL IO. XIII. 17. XI. '99. Vi accludo mrn cartolina relativa alle vostre future piante. Io torno adesso da Positano, ove pure mi hanno <letto che non è pos– sibile piantare aranci prima della fine di marzo o dei primi di aprile. Se volete fare l'esperimento, ve le mando lo stesso. Se poi credete d'aspettare una più mite stagione, avvertitemi. Una cordiale stretta di mano dal V. STEAM YACHT TARTARI.S XIV. E. SCARFOGLIO. (15. XII. '99.) Non ho scritto perché conoscevo lo stato del vostro spirito in questi giorni, e sapevo per prova che il rombo delle rotative vi · avrebbe reso insensibile e fastidioso ogni altro romore, anche di una voce amica. E me ne sono stato qui nel cantiere di Masto Cic– cio al ponte della Maddalena, a guardare le tempeste che vengono dal largo, si rompono alla spiaggia, passano sotto la chiglia sol– levata, e se ne ritornano al largo. Ogni giorno ve n'è una nuova, più oscura, più rugghiante, più spumante delle precedenti. Ven– o-ono da tutti i gradi dell'orizzonte: il rombo e la convulsione del- o . .l'una sono anc6ra nell'aria e nel mare, ed ecco l'altra soprag- giungere. Biblioteca Gino Bianco

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