Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931
268 Lettere di Edoardo Scarfoglio a Olga .Lodi Ossani Dopo che io fui partito, cominciò sùbito a richiamarmi, con una specie di angoscia, e poiché io tardavo a,d andare, mi telegrafò : « se non vieni per domani mi uccido >>. Allora la feci venire qui. Passammo otto giorni in una intimità continua, e in una grandè tenerezza, sempre in mare,_ pescando e chiacohierando. Quando le giunse l'ordine telegrafico di partire per l'estero, ella sperò forse che io, in un istante d'accecamento, la trattenessi; ma io ricordando tutto quel ch'era seguito a un mo– mento di debolezza continua, tutti i dispiaceri che n'avevamo avuto ella, io ed una terza persona innocente e immeritevole di soffrire, non le dissi nulla. 'Allora, quando vide che il distacco era irreparabile, venne sul pianerottolo della mia casa, picchiò, e, appena la domestica sohiuse la porta, senza dire una parola, con la destra si tirò il colpo, e con la sinistra gittò dentro questo biglietto d'addio per me: « Pardon– ne-moi si je viens me tuer à ta porte comme un chien :fidèle. ,Te t'aime toujours >>. Il resto lo sapete, e non ha importanza : la contadina che, spa– ventata dal colpo e sentendosi le mani bruciate dalla :fiamma, venne dentro gridando che le avevano spàrato addosso; io che dal por– tavoce chiamai il portinaio e le guardie, credendo di dover fare arrestare una pazza, o una serva scacciata di casa e partita con - parole minacciose ; la vista del portafogli e della letter~ per terra, ohe mi rivelarono d'un colpo la terribile verità. Tutte queste soone, succedutesi nello spazio di un minuto o due, si sono :fissate nel mio spirito~ con tale evidenza, con una tale lucidità, che io ne ho con– tinuamente come una trepidazione nervosa. Come potrò sbarazzare la mia mente da questi oscuri fantasmi '? Così _l'uomo che più de– testa la tragedia e le complicazioni sentimentali, che non concepi– sce l'amore se non come un piacere tranquillo e solamente com– plementare della vita, ha avuto d'un tratto la sua esistenza aggan– ciata da una passione cosi bizzarra e fatale, e sopraffatta da un dramma il cui ricordo e le cui sensazioni non saranno cancellabili. Io sono dunque ora un uomo fuori del suo assetto normale una allodola che ha .avuto un pallino nel cervello ·e ohe vola in' giro stordita non sapendo dove andare a cadere. Vedete che cosa pazza e terribile è questa nostra vita umana, e · quale imprudenza è il legare il nostro destino con quello d'un'altra persona che non sempre riusciamo -a guidare e a frenare? , La ·lezione, vi assicuro, è stata più che sufficiente per il vostro povero amico · ' · E. SCARFOGLIO. Bibli'otèèa Gino Siano• ...
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