Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931
260 Lettere di Edoardo Scarjoglio a Olga Lodi Osfani Nel partire consegnai a Giulio Salvadori il pacco dei Favol:eg. perché l'impostasse. Spero che li abbiate ricevuti. Matilde vi saluta. 'Io B. A. U. - L. 'M. 1). E. SCARFOGLIO. II. Cara Olga,, Perdonatemi se non v'ho scritto prima : il carnevale e un grave fatto seguitomi in questi giorni me l'hanno impedito. Il fatto non può che recarvi piacere, poiché si tratta della conciliazione di due vostri amici: ~atilde ed io. Ohe ,volete, cara Olga? Quella donna troppe cose ha che in nessun'altra potrei trovare: ha tanti difetti che mi fanno andare in bestia, e tante felici facoltà dell'animo e dello spirito che mi danno un diletto infinito. Ho çercato con tutti i mezzi di levare tra lei e me un qualche insormontabile ostacolo: ho voluto fare all'amore, ma nori mi è riescito d'innamorarmi; ho vo– luto creatmi un artificiale substrato d'odio essendo con lei brutale e villano, ma il mio senso morale si è infine ribellato contro una così ingenerosa ingiustizia. Checché facessi, non mai ho potuto riac– quistare il dominio assoluto delle mie facoltà affettive, poiché tutti ·i miei nervi e tutta l'anima mia vibrano ancora con tanta violenza al solo aspetto e al solo pensiero di Matilde, ch'io non posso cancel– lare dalla mia fantasia questo fantasma adorato e aborrito, secondo l'umore mio o la temperatura 'dell'aria. Questa donna tanto conven– zionale e pettegola e falsa fra la gente e tanto semplice, tanto affe- . tuosa, tanto schietta nell'intimità, tanto vanitosa con gli altri e tanto umile meco, t3:nto brutta nella vita comune e tanto bella nei momenti dell'amore, tanto incorreggibilmente ignorante e arruffona e tanto docile agl'insegnamenti, mi piaèe troppo troppo troppo. Voi dovreste vederla, o Olga, quando è ,in casa mia o quando vien meco per la campagna: l'amore la trasfigura e la rimuta in tutto,. Non t mai nessuna donna mi è tanto piaciuta. Oosì le prime volte che noi ci siamo trovati insieme, io, naturalmente, fatalmente ,me la SOLl. tolta a braccetto, le ho riparlato il linguaggio antico, e in un attimo tutte le cose cattive che da sei mesi in qua son passate tra noi. dile– guarono, e noi per incantesimo ci ritrovammo uniti. Ora, da quattro 1 ) Formula di saluto spagnuolo: beso ·a usted la mano. Biblio'teca Gino Bianco
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