Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931
Lettere di Edoardo Scarfoglio 11 Olga Lodi Os.~ani 259 amichevoli. Egli aveva, naturalmente, il gusto dell'amicizia,; amicizia sentimentale fatta di espansioni e di confidenze; e se nell'amore cercava soltanto un esercizio del suo egotismo, soltanto nell'amicizia si conce– deva altrui in un'espansione vera. In amore egli costruiva un mondo, viveva la sua vera e preferita vita, di individualità e di passion,e; mentre nell'amicizia concedeva una tregua al suo furore romantico e individua– lista entrando in normali scambi con altre mentalità e altri mondi. Nel– l'amore là sua fantasia egotistica era spronata fino al parossismo dall'ar– dore dei sensi; nell'amiçizia il sentimento, invece, riusciva ad espandersi in una fase serena e umana. Ecco, dunque, un largo estratto dell'epistolario tra Edoardo Scar– foglio e Olga Lodi Ossani che dello scrittore abruzzese fu amica e confi– dente. La Lodi fu amica del cuore e compagna df lavoro della coppia Scarfoglio-Sera,o: oltre che di letteratura, nell'ultimo decennio del se– colo scorso, ella si occupò attivamente e valorosamente di giornalismo; nella lettera XIV è un commovente augurio di chi conosceva per perso– nale esperienza le dolorose lotte di quel periodo. In questo epistolario si troveranno scarsi e non essenziali riferimenti alla attività lettera– ria, e giornalistica di Scarfoglio. Ma è particolarmente· importante la lettera XIX riguardante l'inchiesta Saredo. Quasi tutte le lettere, poi, dal 1884 ai primi anni del secolo, riguardano la vita sentimentale dello scrittore. In una., molto suggestiva, egli dice all'a,mica perché sia sempre innamorato della moglie, Matilde Serao. Un altro gruppo ri.– guarda il drammatico amore per la, cantatrice Gabriella, Bessard. Le -ultime esprimono la sua incertezza tra una donna da cui era riamato da lunghi anni e una nuova avventura napoletana. Fu questo un pe– riodo decisivo della sua vita: egli aveva, stabilito di cedere il suo gior– nale e di trasferirsi a Parigi, quando incontrò la donna, che doveva radi– carlo a Napoli, dove fu presto irretito negli ozi e nelle polemichette comunali. Il periodo glorioso del suo giornalismo che fu, appunto, tra il 1893 e i primissimi anni del secolo, era ormai tramontato. Colo·ro che amano i mutamenti e i dettagli della vi-ta romantica, e coloro che sanno ~oprire i misteriosi legami psicologici tra la vita e l'opera, troveranno in queste lettere una, schiettezza e una ricchezza poco comuni. ALBERTO CONSIGLIO. I. Torino, Hotel d'Europe, 24 ap. 1884. Cara Olga, Perdonatemi f'-e non vi ho scritto : volevo venire alle feste di Pompei, e rispondervi a voce e portarvi io s~esso i F~voleggfando. Ma questa maledetta Matilde ha voluto vemre a Tormo, e 10 non ho potuto resistere: sono stato tre giorni, poi son venuto precipi– tosamente, mandando ogni cosa al diavolo, per la strada più breve. tbliotecaGir o B,anco
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