Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

\' ,382 .A.. MUNTHE,, The Story of San Miohele Da due anni << sf vendeJJ. Dal giugno 1929 ne son escite circa cento edizioni. , Qualcuno mi domanda scoraggiato,. se piacerebbe anche in Italia. Non lo so. ,So che avre,m~o una ragione di compiacerei del modo col \ quale l'a,utore ha parlato del nostro popolo, o_,pe~ meglio, dire: po~ché non si tratta di un libro di malfama,ta soc10log1a, dell amm1raz1one colla quale ha, descritto alcuni esemplari italiani di .Anacapri, di Napoli, di Parigi e di certe masse di popolo dell'isola dove s'è costruita la villa di San Michele, con uno dei più bei panorami del mondo. La simpatia per le bestie, e delle bestie per il dott .. Mimthe, è un'altra raratteristica del libro~ Non che la, maggioranza, degli episodi sia scelta fra quelli che ha,nno per personaggi degli animali ; ma direi che spesso la cordial!J comprensione degli uomini è ,stata della stessa specie di quella che egli dimostra per gli animali. L'avere avvicinato uomini e 1 bestie specialmente nei loro momenti di dolore fisico ha fatto s.i che urra medesima CO/Jllpassioneesca dalle·sue pagine per tutti gli esseri viventi, e._ èhe egli abbia ragione ili porsi sotto la, protezione di San Fraillcesco nel giorno del suo giudizio finale. Le pagine della vita del dott. Munthe si svolgono senza un legame stretfamente logico o cronologico. Si capisoe che la forma da lui pre– ferita, sia sfata quella di capitoli staccati, con una semplicità di espos!i, zione e di tono, che toglie ogni ossessione di soverchia personalità. Sulla scena gli esseri pr,esentati dal Munthe parlano e. agiscono senza diffi– denza. La letteratura fa di rado la siua, spettra.le appariziione; è facile ve– derla in un capitolo introduttivo, in uno finale, in pochi accenni, qui e là, ad un soprannaturale, ,santo e diabolico, preso in p.restito dal robi– veci::hia del roma,,ntioismo. Non è, fortunatamente, una parte impor: tante né grave. L'unica seccatura è trovarla proprio sulla p:orta di ca,sa, col suo vestito da comparsa teatrale. Poiché si tratta dell'opera - d'un dotto·re, oserei proporre un'amputazione: Il ·merito principale di questo libro è il sentimento col quale lo si la– scia. Si pensa: ecco un uomo che a,vrei •voluto avere per amico una vita che avrei voluto vivere, e quanti suggerimenti per dare un se:nso e un valore all'esistenza più semplice. Ci sono libri che si ammirano dj più, ma pochi .che po-sisonocreare sHfatti rammarichi. GIUSEJPPEJ PREJZZOLINI. ERICH MARIAREMARQUE, Der Weg zuruck. --- Propyl~n, Berlin, 1931. .Mk. 5. (Ed: frailliCese: Après. Trad. di R. MaHla,r'd e C. Sauerwein. « Nouvelle Revue Fraillçaise JJ, Paris,, 1931. J<'r. 15). · Ohi ha q~i parlato del primo libro fortunatissimo di. Remarque, è giu– sto che parli a~che del ~econdo. Il quale è nato in pii.erra luce della for– tuna d_el primo; m~, .sia detto su.bit?, ne ~ piuttosto, l'ombra. Questo converuva aspettarsi, se un ·secondo hbro d1 Rema,rque ,si fosse davvero aspettato : ma, confessiamolo pure, leggende, iT romanzo di guerra che BibliotecaGino Bianco

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