Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931
364 F. SALATA, Carlo Alberto inedito Si tratta di un documento di prim'ordine per la storia del regno di Carlo Alberto, e si legge a~he senz,a fastidio pl:\r la varietà del rac:co?to, che il Salata opportunamente ha sfrondato (astraendo da,lla om1s,s10ne di quanto si riferisce all' « avventura della contes,sa di Berry )), chic\sarà oggetto di altra .pubblica7Jone) di tanti particolari, o perché di ~rsa importanza o perehé se ne può tro,vare notizia altrove. Ma .del tral3JS'CJato egli scrupolosamentl;\ ha segnalato l'argomento. · Il Piemonte che intrapresi;\ nel 1848 la guerra contro l'Austria non era il Piemonte stanco· e s,fì.accolato· della Restaurazione, il Piemonte insomma di Vittorio Emanuele I e di Carlo Felici:\. Aveva un'a,ltra animç1,,una maggior padronanza di sé, era meglio ordinato amministra,.. tivamente, rinvigorito economicamente, rafforzato politicamente e mi– litarmente. Come qul;\sta trasformazione sia avvenuta è ancora pressoché ignoto: c'è qualche lavoro speciale che tocca l'uno o l'altro• lato flel rinnovamento piemontese di quegli anni, ma uno studio completo manca. Il :regno di Carlo Alberto aspetta anc6ra il s1110 storico. Eppurl:\, senza questo studio è impossibile intender(\ il Pi(}monte che si libera, delle sco– rie municipali per imprendl;\re una politica nazionale. I Diari, sapen– dovi leggere dentro, accostando e ordinando la materia, ricostruendo con un lavoro logico ciò che la pura cronologia presenta a frammenti, danno le linee gl;\nerali di quello stuùio che non c'è anc6ra: Oarlo Alberto sale al trono, rifiutandosi di fare un proclama. Le condizioni dello Stato. sono gravi ed egli stesso, quasi per misurare le forze, ne tra,ccia un quadro nel Préo-is ~ nel Oom;ment je me: tirai de quelques pas diffìciles. Un proclama, egli pensa, dovrebbe c0111tenere frasi banali, dare più che promesse speranze, assumere un colore che scontenterebbe questo o quel pa,rtito, forse tutti. « Dans desi temps, aus-si orageux, la sagesse du Roi lui fit sentir qu'on n~ devait point prendre d'e:p.gagernent formel, craint de ne pouvoir le remplir et de n'ètre point conséquent avec soi-mèml;\ l>. Alle parole bisognava sostituire i fatti. Ed ecco il sovra,no all'opera e il diariista che, giorno pl:\r giorno, annota: incremento della navigazione e del commercio marittimo ; riordinamento della burocrazia; compilaq;ione dl;\icodici; cura dell'istru– zione e della sanità pubblica; riforme finanzia,rie; rinnovamento del– l'esercito. Basta spigolare nei Diari per rimanere sorprl;\si come il Re abbia l'occhio intento a tutto. Il ministf>.ro inglese dichiara che gli ordinamenti sanitari· del RBgno di Sardegna sono i migliori e li adotta,: « tous 11;\sministres étrangères nous eri demandent des copies, ainsi que di! celles de notre ()rganisation militaire. Oe sont des1choses fort avanta,.. geuses au commencement d'un règne ». Il Piemonte accelera il passo per· diventare .avanguardia, degli Stati italiani. Il Palmerston, - egli an– no,ta, - ha detto al conte de Poulon che il Pap,a dovrebbe seguire l'esem– pio del Re di Sardegna nel governo dei suoi Stati: « après quoi il s'éten– dit •en longs éloges sur moi et sur le gouvernement, ce qui est fort .flatteur et agréable, prononcé par un Ministre anglais libéral ». Le lodi di un avversail'io politico non pos,sono peccare di insincerità. Perché, si, 0M"lo Albl;\rto è un RI:\antilibera,le, ma forse più per neicess:ità pratiche che per ragioni di principio. In quel periodo di 3/Ssestamento dello 8tat~ BibliotecaGino Bianco
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