Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931
Il Manzoni e gli. <<umili» 361 figura di riflettere sopra una realtà da lui precedentemente scelta e manipolata, se non sofisticata, ai fini della riflessione; ma, invertendo un ordine da lui cos'Ì. sòl,ennemente proclamato, verremmo meno, e lo accuseremmo di esser venuto meno, al precetto fondamentale della sua poetica che imponeva al poeta di non partecipa,re aJl,e passioni dei propri peiisonaggi, e di essere giudice, non complice del dramma. Questo svia– mento ha fatto sì che a1l'estJero·i Promessi Sposi fossero compresi nelle collezioni della buona ,stampa, lo .so; ma ha fatto anche che vi restassero ingiùstamente seppelliti. Con dò non voglio n.egare al :romanzo quella profonda ed indetermi– nata efficacia morale. che è propria delle opere d'arte. Manzoni che amava ridurre le questioni in termini modesti, conoepiva l'arte come pel'Suadi– trice d'indulgenza: « C'est à la vue des passions qui ont tourmenté les · h()llllmes,qu'il [il poeta] peut nous faire ,sentir ce fond commun de misère et de faibles,se qui dispose à une indulgence, non de lassitude ou de mépri,s, mais de ra1so'lllet d'amour ». Ora non può negarsi che, pur nella varietà delle disposizioni personali e delle idee, i Promessi Sposi eser– citino questa comune effi.cacia ,su tutti indistintamente coloro che li leggono; non potrei, senza manifesto peccato d'ingratitudine; negarlo io che da qualche 1pese, e cioè da quando ho presentato al giudizio del pubblico le mie ricerche manzoniane; d,i questa indulgenza persuasa dal Manzoni negli studiosi delle sue opere sto beneficiando in misura assai larga. Forse, nel leggere qResta lettera ,scritta con rozza pedanteria da chi fino a-ieri Le era completamente ignoto, Ella potrà avere l'impres,– sione che io, nel fare tanto a;ssegnamento nella Sua conosciuta,. e man– zonianis·sima indulgenza, abbia ecceduto i limiti della discrezione. Seri– leggessi il mio ,scritto, non saprei dar Le torto. Ma, -e che vuole ?, - certe fortune fanno un poco, girare la testa; ed Ella con le sue parole mi ha quasi ,dato l'illusione che io Le sia stato presentato ,da,Alessandro Man– zoni in persona. Ad ogni modo mi giudichi come merito e come vuole, ma non sdegni l'attestazione sincera della mia devota e commossa gratitudine. ANGEJLO 'A. Z<YITOLI. blioteca Gino Bianco
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