Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931
Scrittori nuovi : Mario. Viscardini 355 pia sociale, la creazione in un'isola d'una soci.età di libe1'i ed eguali, che vivono in un mastodontico e igienico edificio costruito da Ardo, il protagonista della vicenda,, seguendo una regola di vita tra l'at- . tivo e il contemplativo, ove è possibile .agli uomini logO!rati dalla civiltà mec,canica e dalle sue ingiustizie e •diseguaglianze trovare un rifugio morale, e farsi una nuova esistenza. Ma ben poco l'autore ci .dice di questa regola e, quel che più conta, non rii.esce a dare una giu– stificazione probante., cioè artis,ticamente concreta, di questa vita. I ~ersonaggi che vi vono nell'is ola, il maestro, Eva e altri, sfumano nel generico ; gli stessi a.morii.di Ardo ora per una Fàlly ora per una Dina, e in genere tutti i suoi sent imenti e le sue azioni non riesc0no a rag– giungere- qu!lll'accento di verità, quell'evidenza, inconfutabile in cui - stanno pur sempre le ragioni dell'arte. Della stessa casa come edificio colossal,e ci è data più la sua impres– sionante struttura tecnica che una visione poetica diretta e sensibile. Non mancano certo buone pagine, rapide descrizioni, dialoghi talora venati d'arguzia. Ma il complesso cede; e talora, come in certi discorsi di Ardo, non senza ,slittamento retorico. Di suo il Viscardini sembl'a a,bbia messo in questo romanzo solo la tendenza· a uno stringato mora– leggiare, e qualche tratto figui;ativo, o di paese: l'architetto, il ban– chiere, il generale, l'impressione della città nelle prime pagine, e il pae– saggio dell'isola. Ma sènza quell'autorità di scrittura e quel rilievo chè si n,otano quasi sempre in Giov(JJnnino. Altra materia, altro tono, si dirà. E certo nella Gasa il Viscardini non poteva indugia;re in minute, quasi fiamminghe dipinture; la rapidità dell'azione comportava un più .rapido linguaggio, una maggiore velocità di notazioni. Giusto; ma sempre den– tro un tono, nel cerchio d'un'unità tonale che qui non pa;re conquistata, raggiunta,. Da ciò l'impressione che il romanzo lascia d'un che di dila– vato e di generico, nonostante l'incalzars,i dei fatti. ' So che Mario Viscardini sta attua,lmente lavorando a un séguito della Gasa; la colonia 1 fatto crollare l'enorme edificio e approdata ~ un'isola come si legge nelle ultime pa,~e della, Gasa del genere um<M'l-0, costruirà una piramide capovoltà. Un terzo romanzo di questo ciclo di « Ardo, l'entusiasta>> avrà poi per titolo La casa 8enza cielo. Ecco dunque que– sto scrittore volto a una strada, nuova, forse pe:rigliosa, certo non facile. L'arte, .si sa, non ha barriere né bandite; e riguardo al Visca;rdini, di– remo che fra gli scrittori italiani forse è lui quello che, me~lio di altri, potrà darci dei moderni romanzi di. materia fantastica, date le molte curiosità del suo -spirito, e la S'lla esperienza in campi d'osservazione ove la letteratura si dice che deva ancor penetrare. G: TrrTA RosA. • •
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