Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931

18! C. Calis~e lia doveva essere la parte <l1 esecutrice. Essa a,veva i!Il sue mani il capo della impresa. g come potesse venirne a fine, Renan ne fa la confidenza ad Amari fin dal 1873. Io ritengo più probabile che mai, - egli scrive (II, 43), - uno scisma simile a quello del 1378. Se il vostro governo sarà un poco abile, la duplicità de' papi sa,rà prodotta, e sarà incurabile, pe,rché non si ritornerà più ad un concilio di Costanza: uno dei papi sarà il polo di un fanatismo èosmopolita 1 l'altro rappresenterà il cattolicismo liberale ed antinfallibilista. E giunti al tempo del conclave, nel 1878, Renan apre all'amìcò anche più esplicitamente il suo pensiero (II, 41) : Il vostro governo, guadagnando qualche cardinale, potrebbe far eleg– gere un antipapa: così diviso, il papato sarebbe perduto, e il danno che, deriva dalla unita del cattolicismo sarebbe per sempre eliminato. Nessuna di tali previsioni si avverò. Non vi fu designa-zione del nuovo papa da parte del p,redecessore, nessuna estranea ingerenza soffrì il conclave, la discordia degli elettori non lo divise, e intorno al nuovo unico papa apparve anche più risaldata la unità della Chiesa. Il regno d'Italia aveva piènamente mantenuto fede alle promesse di tutelata libertà, date, dinanzi al mondo, per la santa' sede : i cattivi consigli non erano ad esso arrivati. E ,ciò valse che :fin d'allora corresse voce di una conciliazione fra le due potestà. Renan ne fu scosso, E subito ne scrisse, con pru– denza e moderazione, a Bonghi (II, 173) : • Non avete voi qualche apprensione di un papa che s'immischi nella politica, e che cessi di tenersi a parte daUa società ita,Liana ? non temete che il partito liberale debba far esso le ,spese di questa semi-riconcilia– zione ? il piano del p. Curci mi è sempre sembrato il più temibile per la libertà del pensiero. Ma ad Amari, al quale già in precedenza aveva scritto che ri– congiungere i destini d'Italia col papato sarebbe stata la suprema sventura (II, 41), Renan più apertamente ora replica (II, 131): Non andate appresso al papato. Questo sarà sempre per voi causa - di turbamento. Ostile, s:arà nel vostro seno quale un cor_po estraneo. Riconciliato!. .. Iddio v:e ne salvi. Sarebbe a nostre spese e per la mag– giore gioia del p. Curci. Su questo riflettendo, a cui tanto altro di simile si accompagna nelle lettere di Renan ed altrove, non _sipuò senza meravigliai pen– sare come t'.11uomo, che l'alta mente e il lungo studio poneva a BibliotecaGino Bianco

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