Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931
166 A. Janner .- Francesco Chiesa narratore_ In altri raooonti invece l'astrazione o la punta psioologica è troppo voluta,, troppo intellettuale, non sempre perfettamente com– baciamte colla realtà disegnata. Sotto uiD.certo aspetto si pòtrebbe dire di questi racconti che il srunto 1I1onvale la candela,. L'arguzia essendo troppo ricercata non vi è più sorpresa.: si sente che l'autore sta preparando un mortaretto, e non si capisce perché illltamto tiri cosi in lu1I1go con altri mediocri .fuochi d'artificio. Ma nel partioolare alilche in questi raroonti c'•è sempre qualche osservazione psicolo– gica :fìnemen,te formulata, qualche avvio divertente ed espressivo, qualche nuova descrizion~ di fiori, quakhe interessante sezÌOine attraverso il regno vegetale. Racconti che solil piuttosto studi e considerazioni; fatti in una prosa bellissima, sapiente ed efficace. Egli aggiunge qui realmentè qualche cosa di nuovo alla sua produ– zione precedente. Nessun altro poeta itaHamo ha forse oome lui la passione e la curiosità ,dell'osservazione minuta, precisa e colo– rita nel regmo vegetale ed animale. Egli sa esattamente c-ome voli un insetto, come si snodi un bruco, come salti U!Ilarana, come fugga un topo, come camti UIIl merlo. Il racco1Uto dei merli è fra i più divertenti del vofome .. Persino Benedetto Crooe ci deve stare a compare. Anche le figure seco1Udariedel libro sono perfettamente into1I1ate,e colla tecnica del contrappunto : donne pratiche e riso– lute che sanno quel che v,ogliono, e fan1I10 da oontra,ppeso e danno il giusto risalto al raigioniere :filosofo ed acchiapprunuvole. Figure d'un certo sapore agrodolce che non dispiacciono al Chiesa, poiché si ritrovamo in tutti i suoi volumi. Sono anzi quelle che gli riescono meglio. · Così gli sviluppi e forse anche le possibilità del nostro autore sono ormai chiari dinrunzi ai IIlOstri occhi. Dal genere troppo co– struito e artificioso delle /storie egli è man mano passato a un tipo di racconto più intimo minuto e lirioo, in <;!Ui si è rivelato maestro. Dall'esperienza di Villadorna si sarebbe tentati di dire che ii grande r•omrunzo·d'intreccio e dli carattere no1I1gli convenga · rri.a qualche sua novena pubblicata, 'ultimamente in Pégaso e altrove ci induce a esser cauti 1I1einostri giudizi; forse ci sono in .Chiesa altre possibilità non ancora realizzate. Basilea. ARMINIO J ANNElR. BibliotecaGino Bianco
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