Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931
156 A. Janner primo tentativo d'umorismo, a mio avviso lllOIIl riuscito, ma che più tardi, quando egli sarà divenuto più concreto e preciso ed esperto osservatore della vita, diventerà l'impagabile sorriso dei Racconti piterili e di Tem;po di Marzo. • A I storie e JPa:vole seguì nel '.22 Vita e miracoli di santi e profani. :m vero che un anno prima,, nel '21, aveva già pubblicato i Racconti puerili. Ma ÌIIl realtà il volume Vita e miracoli è anteriore per la composizione e per lo spirito ai Racconti) e si allaccia direttamente .a Istorie1e ]1 1 avole; è dulllque naturale che se !Ilepa-rli prima. Abbiamo detto che le novellette della Fuga in Egitto contengono in germe il Chiesa posteriore; un Chiesa che vuol isveltire la sua prosa, ormai anche per lui troppo scelta e studiata, e darle un to1I10 più vivo; che rivolge la sua attenzione a temi suscettibili d'una trattazione più leggera- e spigliata ...Ma è. Ulll tono, come abbiamo già rilevato, che a lui noo conviene punto. Il Chiesa ha una sua genuina ed originale veina d'umorismo; ma è un umorismo d'altra tempra : di fondo più che di forma, che nasce d'a un grande amore e , da una serena bo1I1omia ed illldulgeinza per il piccolo mondo delle sue . esperienze personali. Esso è di pretta marca lombarda. Non va per– ,ciò confuso col tono un po' frivolo e canzonatorio che appare in certi racconti di J storie e Favole e di Vita e rruiracoli, .e che 1I1on è, come ogni' vero umorismo, d'origine sentimentale ma piuttosto d'origine intellettuale. Esso proviene forse dall'esempio di Anatole France, a,ut-orecaro e, per certi'aspetti del suo spirito meditativo e malizioso, non senza qualche affinità col Nostro. -Maciò che irn Fralllce è_ asso– luta leggerezzlli di tocco e finissima caricatura, è ÌIIl Chiesa pesan– tezza e sforzo. Non tutte le rnovelle di Vita e rn<iracoli mostra1I10questo nuovo fare canzonatorio. Alcune di esse sono ancora del tipo di Ist,orie e Favole. Così il Cristiano errante) il Costruttore e il Fantasma, prose solide e bellissime come descrizione e rievocazione, ma nella psicologia, nelle parti dialogate ancora costruite, manierate : nel– l'intreccio del F 1 antasma affiora però gi,à uno spunto comico ed irio– nioo. Quel che qui è solo spunto diventa nei Tre miracoli di Sa;n Francesco tuttò Ulll fondo scherzmio che pervade e vorrebbe illumi– nare il racc~to d'un riso-malizioso. ·Ma questo riso non ha la ne-· cessaria leggerezza, e finisce ool dar-e piuttosto pena che divertire. Si a ggiun ga ch'esso s'accoppia a Ulll lirismo mal appropriato ed ecces– b 'i.vo (principalmente nel terzo miracolo) così che l'i111sieme crea una ~ piac evole impressione di falso e d'accomodato. , Difetti e-osi gravi noo si riscontrano nelle altre novelle del li– bro ; tutte sooo, nel tooò, assai più naturali e immediate. Ma vi resta pur ,sempre poca spontwneità e grazia e originalità di facezia, come 1I1ei trè raccontini deIFintermezzo; e qualcosa _di nolll sentito ma di solo pensato e ricostruito intellettu:;1,lmente, senza il neces- BibliotecaGino Bianco
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