Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931
H2 F. Orispolti ottimamente r,ei che non si sa bene se è nata dal grembo d'Agnese o dalla testa del Manzoni? Salvo il sarto del villaggio, che ha leg– gicchiato e che il Manzoni attentissimo al bene e al male, punisce col « si figuri>> del po' di vanità tratta da qu<:>lla specie di cultura; salvo costui, che ha una bella coscienza ritiessiva, gli altri popolani hanno una vita intima ristrettissima. Nessuna elaborazione delle doti naturali se per caso son buone : nessuna e.risi nei loro animi : le stesse commozioni spirituali per quanto straordinarie non li mu– tano straordinariamente .. Subiscono il contagio del bene e del male a seconda della società che li attornia : dànno esempi di bontà ele– mentari e d'entusiasmi giusti dove arriva l'influsso del convento di Pescarenico o del Cardinal Federico ; sono disposti a cadere fa– cilmente nei peggiori eccessi durante la sommossa, la fame, la peste di Milano. Nello stesso paesello di Lucia che sembra a riparo dei ma,Ii influssi estranei e in un favorevole stato di natura, le codardie quando c'è 'qualche cosa da temere, le fanfaronate quando il peri– colo è passato, i furti in casa di Don Abbondio delle cose salvatesi dal saccheggio dei soldati alemanni, le invidiuzze, le curiosità .ma– ligne :fioriscono. Anche nei popolani dunque s'annida spesso, nelle possibili proporzioni e forme, quello che il Vangelo condanna col nome di mondo. Ciò quanto a virtù. Quanto poi a sapienza, egli è il nemico della formula vox populi vox Dei, è derisore dei proverbi in cui quella sapienza si dice riassunta, e se attribuisce al poJ?olo unà certa :filosofia innata che si esprime nel buon senso, egli è sempre pronto a metterle accanto c_erte uscite o stravaganti o goffe. , Là poi dov'Ella dice che « i caratteri ·straordinari non erano scomparsi dalla storia, ma quella straordinarietà av~va perduto per lui il suo interesse>>, non so capacitarmi che tali caratteri, riviventi in Federico, nel Padre Cristoforo, nel Padre Pelice, nell'Innomi– nato e in qualcun altro, non lo interessassero più. Del resto, aveva già da parecchi mesi cominciato gli ~posi Promessi col suo corteggio d'umili, quando nel .5 M agg-io celebrò commosso la memoria del più straordinario dei caratteri. · Là dove Ella soggiunge che. oramai per il +Manzoni « gli umili sono i soli capaci d'insegnargli qualche cosa di veramente impor– tante, sulla natura, umana)), io Le posso concedere' che -quando egli li guarda in massa nei tumulti o nelle grandi calamità pubbliche, · gli insegnino veramente sulla natura umana parecchie cose nuove, ma finché rimangono singoli come paragonare il loro insegnamento a quello datogli da singole personé di condizione più alta ? Basta notare che, per Don Abbondio, umile d'origine ma costituito in .di– gnità e che « sa di latino>>, pel mercante arricchito, per Cristoforo, pel principe padre, per Gertrude, per il conte zio) per il Cardinale, BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy